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Garavaglia: "Sostenibilità tra le linee guida del turismo, adeguare l'offerta"

25 marzo 2022 | 13.23
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Il ministro: "Il turista è già cambiato, aveva iniziato a cambiare ben prima del Covid, ma la crisi pandemica ha fatto sì che questo mutamento venisse compreso da tutti".

Massimo Garavaglia (Fotogramma)<br>
Massimo Garavaglia (Fotogramma)

"La sostenibilità è una delle linee guida del nuovo turismo" e in quest'ottica "entra la modifica del turista e dell’atteggiamento del turista, quindi dobbiamo adeguare l’offerta turistica a un turista che è già cambiato, aveva iniziato a cambiare ben prima del Covid, ma la crisi pandemica ha fatto sì che questo mutamento venisse compreso da tutti". Lo afferma Massimo Garavaglia, ministro del Turismo in apertura della 'Pollica Digital Week', l'evento organizzato dal Comune di Pollica e Future Food Institute, in programma fino al 31 marzo presso il Castello dei Principi Capano. Quindi, un turista che è cambiato, e che, spiega il ministro, "vuole esperienze diverse, vuole l’aria aperta, vuole vivere le comunità e non fare selfie al Colosseo e andarsene. Quindi dobbiamo adeguare l’offerta". Due gli esempi di azione che il ministero sta portando avanti, insieme alle Regioni.

Uno, spiega Garavaglia, "riguarda l’open air e lo sviluppo della camperistica, una delle grosse possibilità che abbiamo nel nostro Paese. In Italia abbiamo circa 2mila piazzole di qualità non proprio eccelsa. Il benchmark è la Francia, ne ha 4mila e di qualità buona se non ottima. Risultato: i turisti del Nordeuropa preferiscono Francia e Spagna all’Italia. Noi cofinanziamo con le Regioni la realizzazione di mille piazzole di qualità per andare nell’ottica di sviluppare un mercato che va nell’ottica della sostenibilità, dell’open air di un turismo che cambia. Non è assolutamente vero che è un mercato povero, basta vedere quanto costa un camper".

Seconda azione: "con il cofinanziamento delle regioni, lo sviluppo della rete dei treni storici. Abbiamo già ottimi esempi fatti con questi treni storici, sold out ogni evento. L’obiettivo è farli diventare non eventi spot ma strutturali. È un esempio di turismo che esce dai grandi attrattori soliti, quando tornerà il problema dell’overtourism noi ci ritroviamo con la necessità di distribuire i flussi turistici. Il treno storico va in questa direzione. Distribuzione dei flussi turistici fuori dai normali attrattori, integrazione con altre forme di turismo sostenibile e, quindi, l’enogastronomia, l’enoturismo, e infine l’integrazione con il turismo ciclabile e anche i cammini" conclude il ministro.

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