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Calcio: Garcia boccia giustizia sportiva, Italia deve migliorare

11 aprile 2015 | 14.49
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Il tecnico della Roma dopo la chiusura della Curva Sud per un turno: "Negli altri paesi una commissione discute e decide, qui fa tutto una persona che valuta gli episodi da sola e condanna". Sui rapporti freddi tra pubblico e squadra: "Sono capricci tra innamorati, so che c'è amore tra giocatori e tifosi"

Rudi Garcia (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Rudi Garcia (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"La giustizia sportiva italiana deve migliorare". Rudi Garcia boccia il sistema che ha sanzionato la Roma decretando la chiusura della Curva Sud per un turno . Il provvedimento è legato all'esposizione di alcuni striscioni, durante il match Roma-Napoli, rivolti alla madre di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ucciso nella Capitale lo scorso anno, prima della finale di Coppa Italia.

La società capitolina non presenterà ricorso contro la sanzione. L'argomento è centrale nella conferenza del tecnico francese alla vigilia del match in programma sul campo del Torino. "La giustizia sportiva italiana è fatta così, c'è solo un uomo che giudica tutti gli episodi avvenuti nel weekend e condanna. Negli altri paesi c'è una commissione, c'è un dibattito e si arriva ad una decisione dopo una discussione. Mi sembra che qui si debba migliorare: decide un solo uomo, non mi pare ci sia il concetto di giustizia", prosegue Garcia.

La vittoria casalinga contro il Napoli non sembra aver riportato il sereno nei rapporti tra squadra e tifoseria. "Sono capricci di innamorati", dice Garcia. "Quando due entità si amano, ci può essere qualche dissenso. Quando c'è una dimostrazione di carattere da parte dei giocatori, non è male. Vuol dire che c'è vita. Io so che c'è amore tra giocatori e tifosi", ribadisce.

A Torino, la Roma andrà a caccia dei punti per conservare il secondo posto. Affrontiamo una buona squadra che sta vivendo una stagione positiva. E' sempre difficile giocare a Torino, ma il nostro obiettivo è sempre lo stesso: andiamo in campo per vincere, come facciamo da 20 mesi", dice. Contro il Napoli, i giallorossi hanno mostrato un atteggiamento più attendista rispetto al solito.

"Magari -osserva- abbiamo avuto un possesso palla meno importante rispetto al passato. Non giocheremo in contropiede tutte le ultime 9 partite, ma siamo pronti ad adattarci alla situazione per vincere. A volte punteremo sul contropiede, è un'arma. Conta la prestazione e conta la strategia", dice, dribblando ogni discorso sulla volata con la Lazio: "Sono solo concentrato sulla prossima gara, tutto qui. Le ultime due vittorie consecutive hanno dimostrato che la ricompensa arriva per chi lavora. Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, siamo sempre stati sulla strada giusta".

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