Su Channel 4 'i primi 100 giorni' di governo del partito euroscettico in caso di vittoria a maggio, per il leader è faziosa e parziale. Nella finzione retate anti-immigrati e l'uscita di Londra dalla Ue
Un milione di spettatori e un migliaio di telefonate e email di protesta. Questi in sintesi i numeri della docufiction 'Ukip: the first 100 days', andata in onda ieri sera sull'emittente britannica Channel 4. A lamentarsi più di tutti del programma, che mischiava finzione e realtà, immagini di repertorio e drammatizzazione con attori nell'immaginare i primi 100 giorni al governo di un Ukip vittorioso alle elezioni del 7 maggio, è stato il leader del partito, Nigel Farage. "Una raffigurazione parziale e faziosa" dell'unico partito che crede nella Gran Bretagna", ha tuonato via Twitter.
Al leader euroscettico non devono essere piaciute le scene in cui si immaginano rivolte di piazza dopo le retate anti-immigrati ordinate dal governo a guida Ukip o quelle in cui si racconta il panico generato dalla chiusura della fabbrica dell'Airbus dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. "Il dibattito politico è una cosa, ma questo non lo era", ha rincarato la dose Farage ai microfoni di Lbc Radio.
Nonostante le polemiche e il clamore, il programma è stato ieri il meno visto in tv nella fascia oraria di trasmissione, con 1,09 milioni di spettatori e il 4,6% di share. Una piccola soddisfazione per Farage, che sempre su Twitter ha definito 'i primi 100 giorni' un "autogol per Channel 4". L'emittente ha spiegato che la docufiction, prodotta da Raw Tv, è stata realizzata nel rispetto del codice di regolamentazione e in vista delle elezioni di maggio ha annunciato altri programmi per "incoraggiare il dibattito pubblico".