In merito alla fuga di notizie che riguarda gli avvisi di garanzia che la Procura di Trieste avrebbe inviato tre mesi fa agli ex vertici delle Generali, Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti, mentre la Procura tace, il legale dell'ex amministratore delegato, Giovanni Borgna, fa sapere che "i fatti in discussione sembrano essere gli stessi che sono stati più volte riferiti dai giornali nei mesi scorsi. Si tratta - spiega - di alcune operazioni finanziarie che sarebbero state non sufficientemente leggibili agli organi di controllo e che, invece, si ritengono giustificate e riportate regolarmente nel bilancio societario, operazioni delle quali si è pronti a discutere, per quanto di competenza, in tutte le opportune sedi, fornendo ogni precisazione utile".
"Sul punto non si può aggiungere che - prosegue il legale - si è convinti che le vicende verranno del tutto chiarite e il dottor Perissinotto, ovviamente, garantirà tutta la possibile collaborazione, per dissipare qualsiasi eventuale dubbio, posto che nessuno ha mai inteso porre alcun ostacolo al controllo delle Autorità di vigilanza. A questo proposito, non si può che restare stupiti del fatto che, nel tempo, le notizie diffuse sull'argomento a danno del dottor Perissinotto e della sua reputazione, sempre sulle stesse questioni, sono state di volta in volta attribuite alla regia di autorità pubbliche, che avrebbero richiesto controlli, denunce, azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici amministrativi della compagnia". (segue)
