La Corte di Cassazione tedesca ha confermato la condanna a quattro anni di carcere pronunciata nel luglio 2015 contro il 95enne Oskar Groening, il cosiddetto 'contabile di Auschwitz', ritenuto colpevole di complicità in genocidio durante il regime nazista relativamente in particolare all'omicidio di 300mila ebrei. Tra il 1942 ed il 1944 Groening è stato responsabile della selezione e del conteggio del denaro sottratto ai prigionieri uccisi e del controllo degli altri prigionieri internati nel campo prima che venissero privati dei loro beni.