"La tutela dei diritti individuali non deve andare oltre il concetto di famiglia, ci stiamo confondendo due piani che non vanno sovrapposti: da una parte i diritti individuali delle coppie omosessuali, dall'altra l'idea di famiglia antropologicamente intesa come formata da un uomo e una donna. Sono qui per difendere i diritti dei bambini, soprattutto ad avere una mamma e un papà". Chi parla è Giovanna (Video), originaria della Calabria, ma proveniente da Bolzano con tutta la sua numerosa famiglia che conta 4 figli, dai 2 ai 10 anni per partecipare al Family Day. Una giornata che trova bellissima, dice, mentre si ascoltano gli spot sulla famiglia dagli altoparlanti del palco.
"I diritti delle coppie omosessuali sono giustamente diritti individuali che meritano riconoscimento - aggiunge Giovanna, professione avvocato- ma questo non può comprimere quelli dei bambini che hanno invece il diritto di chiamare 'mamma' e 'papà' una donna e un uomo. Non c'è altro da dire abbiamo tutto sulla nostra bellissima Costituzione".
Giovanna parla svelta, sicura di quello che dice. Sorride mentre parla ma quando è il momento di toccare l'argomento ddl Cirinnà, diventa dura. "Nessuno qui si è bevuto la balla clamorosa contenuta nel ddl Cirinnà", afferma Giovanna criticando il testo laddove 'replica' il matrimonio così come previsto dal codice civile. "Pensiamo bene", conclude.