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Giustizia, Cartabia e Guerini: "Serve riforma della magistratura militare"

08 novembre 2021 | 17.10
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Impegno dei ministri al convegno per i 40 anni della legge sull'ordinamento giudiziario militare di pace

Giustizia, Cartabia e Guerini:

"Le trasformazioni che hanno riguardato la magistratura militare sono di portata epocale e quindi richiamano alla necessità di un intervento riformatore". Il monito è arrivato dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, intervenuta a un convegno dell'Associazione nazionale dei magistrati militari in occasione è dei 40 anni della legge del 1981 sull'ordinamento giudiziario militare di pace. Dello stesso avviso il titolare della Difesa, Lorenzo Guerini, che si è detto "convinto della necessità, non più rinviabile, di adeguare alla realtà attuale l’assetto della giurisdizione militare".

"I magistrati militari da molti anni attendono una riforma, non voglio entrare nel merito, ci sono disegni di legge in Parlamento - ha ricordato Cartabia - Darò tutto il mio supporto alla richiesta che arriva alla politica di razionalizzazione delle competenze e delle funzioni, nell’ottica della modernizzazione, di stare al passo con i tempi che cambiano". A giudizio della guardasigilli "se il contesto è cambiato con molto realismo bisogna cambiare le competenze, le funzioni, i rapporti con la giurisdizione ordinaria. Le riforme non si fanno per cambiare continuamente e destabilizzare il sistema giuridico creando confusioni e aggiungendo problemi a problemi ma il diritto e la giustizia devono misurarsi con il cammino della storia".

Guerini ha invocato una "razionalizzazione" che "deve essere coerente con la necessità di assicurare la massima certezza nella ripartizione fra giurisdizioni, così come è sancito dalla nostra Carta Costituzionale, e deve valorizzare la celerità dei processi che da sempre, insieme alla particolare specializzazione, costituiscono i tratti qualificanti della Giustizia militare. Queste sono le ragioni per le quali - ha spiegato - ho fermamente voluto l’istituzione di una specifica Commissione di studio per la riforma del Codice penale militare di pace, formata da magistrati ordinari, amministrativi e militari e da professori universitari. Un consesso pregevole da cui possa scaturire un contributo qualificato e costruttivo".

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