La tecnologia in streaming verrà presto concessa ad altre aziende del settore
Stadia, il servizio di videogiochi in streaming di Google che ha debuttato tre anni fa, gode di buona salute e aggiungerà presto molte delle funzioni promesse sin dal giorno del lancio ma mai arrivate. È quanto emerge da un tweet pubblicato oggi, in seguito a un report di Business Insider secondo il quale la divisione sarebbe stata retrocessa internamente a Google e non sarebbe più considerata un progetto prioritario a Mountain View. Non solo: nel report, che cita fonti interne a Google, si lascia intendere che dalle ceneri di Stadia dovrebbe nascere un nuovo marchio, Google Stream, che concederà la tecnologia ad altre aziende che volessero avventurarsi nel periglioso ambito dei videogiochi in streaming.
"Se avete sentito gli ultimi rumor, sentite questo: il team di Stadia sta lavorando duramente a un grande futuro per Google Stadia e il cloud gaming", si legge nel tweet. "Siamo orgogliosi di offrire oltre cinquanta giochi agli abbonati Pro a febbraio, con oltre cento titoli in arrivo nel 2022 e moltissimi Free Play Days in arrivo per tutti". Patrick Seybold, portavoce di Google, ha effettivamente confermato che Google fornirà la tecnologia in licenza, come ad esempio è già avvenuto con Warner Bros. e Batman Arkham Knight, ma questo non vuol dire che Stadia morirà. Nel 2022 verranno introdotte anche alcune delle funzioni che sono state promesse dal day one ma di fatto mai arrivate. Che si tratti della tanto pubblicizzata integrazione con l'assistente vocale, mai lanciata effettivamente?
If you hear one thing, hear this: The Stadia team is working really hard on a great future for Stadia and cloud gaming.
— Stadia ☁️🎮 (@GoogleStadia) February 5, 2022
We hope you agree, and we know the proof is in the playing.