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Governo, 535 sì per Draghi. Monti resta il più votato

18 febbraio 2021 | 23.20
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Nella storia del consenso ottenuto in Parlamento

(Afp)
(Afp)

Il governo di Mario Monti, nato nel 2011 e sostenuto da un ampio arco di forze parlamentari, resta quello che nella storia repubblicana, in valore assoluto, ha ottenuto il più vasto consenso in occasione del primo voto di fiducia in Parlamento. Sostenuto da Pdl, Popolo e territorio, Pd, Udc, Fli, Italia dei Valori e Minoranze linguistiche, il 17 novembre del 2011 ottiene la fiducia al Senato con 281 favorevoli e 25 contrari, su 307 presenti, pari al 91%. Alla Camera, il giorno dopo, i favorevoli sono 556, i contrari 61 su 617 presenti, con una percentuale di sì pari al 90%.

Dopo l'esecutivo di Monti, c'è il governo della solidarietà nazionale di Giulio Andreotti, che ottiene la fiducia il 16 marzo 1978, giorno del sequestro di Aldo Moro e dell'uccisione della sua scorta. Alla Camera 545 voti a favore, 30 contrari e 3 astenuti, su 578 presenti, con una percentuale del 94%. Al Senato, dove il Regolamento è diverso, i resoconti riportano 272 votanti, con 267 favorevoli e 5 contrari, pari al 98% per cento.

In questa classifica il governo di Mario Draghi è dunque al terzo posto. Ieri sera al Senato 305 presenti, 304 votanti, 262 favorevoli (86%), 40 contrari e 2 astenuti. Stasera alla Camera con 596 presenti, 535 sì (89%), 56 no e 5 astenuti.

Infine l'esecutivo guidato da Enrico Letta, che gode del sostegno di Pd, Pdl, Scelta civica e Minoranze linguistiche, il 29 aprile 2013 ottiene il via libera della Camera con 453 voti a favore, 153 contrari e 17 astenuti (Lega), su 623 presenti, con una percentuale del 72%. Al Senato il giorno dopo i sì sono 233, i contrari 59, gli astenuti 18, su 311 presenti, con una percentuale del 74%.

Come governi di larga coalizione nella storia repubblicana bisogna ricordare il secondo e il terzo esecutivo di Alcide De Gasperi, rimasti in carica, rispettivamente, dal 13 luglio del 1946 al 2 febbraio del 1947 e dal 2 febbraio 1947 al 31 maggio dello stesso anno. Entrambi fondati sull'alleanza tra la Dc e il Pci, ottennero la fiducia dall'Assemblea costituente. Il primo con 389 voti favorevoli e 53 contrari su 449 presenti, con una percentuale di sì pari all'86%; il secondo con 292 voti a favore, 107 contrari e un astenuto, con una percentuale di sì del 73%.

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