I rapporti erano e rimangono più che cordiali, spiegano fonti del Carroccio. Il senatore: "Cabina di regia su riforme e immigrazione"
Green pass Italia, nessuna telefonata fra il premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini per commentare il voto negativo del Carroccio in Commissione alla Camera sull'obbligo del certificato verde. I rapporti tra Salvini e Draghi erano e rimangono più che cordiali, e nei prossimi giorni si rivedranno per concordare e organizzare l’impegnativa agenda di riforme per l’autunno, da quella della Pubblica Amministrazione a quella degli appalti, dalla riforma fiscale a quella previdenziale. Così fonti della Lega.
Dopo il 'no' del Carroccio all'obbligatorietà del certificato verde, maggioranza spaccata sul tema con Letta che chiede un chiarimento politico - parlando di una Lega "incompatibile con lo stare nella maggioranza di governo" - e Salvini che insiste e rilancia con la proposta di tamponi gratis per tutti a carico dello Stato: "Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile". "Vediamo - la sfida di Salvini - se PD e 5Stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in Commissione".
Salvini, inoltre, ritiene necessaria una cabina di regia su una serie di temi. "Riforma del fisco, riforma degli appalti e della burocrazia, riforma delle pensioni, contrasto all’immigrazione clandestina e infiltrazioni terroristiche: per evitare problemi, litigi e ritardi, la Lega propone una cabina di regia, con tutti i segretari e i capi-delegazione della maggioranza e il coordinamento del presidente Draghi, per confrontarsi da subito e trovare soluzioni comuni e condivise nell’interesse degli italiani", dice il leader del Carroccio.