Macchie bianche sui campi in verde del torneo olimpico di tennis a Rio de Janeiro . L'eccesso a volte diventa evidente, in particolare sui campi 'esterni', e c'è il rischio che cominci a creare problemi a chi ci si allena o ci giocherà quando cominceranno i Giochi. Ma basta guardare verso il cielo e si capisce che cosa ci sia alla radice del problema: il guano degli uccelli che, numerosi, sorvolano la zona.
Stanno diventando un pericolo per le teste di tennisti e spettatori, che rischiano di essere 'centrati' dagli escrementi, così un team di esperti è stato mobilitato per capire quali interventi effettuare. "Se riusciranno a pulire tutto mi sentirò più tranquillo - commenta il tennista brasiliano Bruno Soares, che giocherà nel doppio -. Sono problemi che se giochi su campi scoperti, come questi, possono accadere. Mi ricordo che qualcosa del genere mi è successo in Australia, ma credo che se un match si fa particolarmente intenso gli uccelli staranno alla larga, perché si spaventano". L'altro specialista del doppio Marcelo Melo spiega di non essersi accorto del problema guano, "perché quando passo probabilmente hanno pulito tutto".
Secondo il responsabile dell'area Eduardo Frick, "le pulizie in tutti gli ambienti del tennis sono frequenti, e dobbiamo farlo perché i campi sono allo scoperto. Ma i venti forti che soffiano in questa zona possono condizionare il nostro lavoro. E poi non dimentichiamoci che l'alto numero di uccelli presenti è tipico di questa regione, dove prima c'era l'autodromo di Jacarepaguà e adesso c'è il Parco Olimpico: qui di alberi ce ne sono sempre stati tanti".