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Guerra Ucraina-Russia, domani secondo round colloqui

01 marzo 2022 | 15.23
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Lo riporta l'agenzia di stampa Tass citando una propria fonte a Mosca. Cremlino: non previsto incontro Putin-Zelensky

(Afp)
(Afp)

Si terrà domani un secondo round di colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass citando una propria fonte a Mosca. Il primo round di colloqui si è svolto ieri a Gomel, in Bielorussia, vicino al confine ucraino ed è durato circa sei ore. "Come concordato inizialmente, l'incontro dovrebbe aver luogo domani", ha affermato la fonte. La Russia deve fermare i bombardamenti sulle città ucraine prima che possano iniziare colloqui sostanziali sul cessate il fuoco, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, parlando da un compound del governo super blindato e ribadendo la richiesta ai Paesi della Nato di imporre a no fly zone sull'Ucraina per fermare gli aerei russi.

Intanto il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov ha fatto sapere che è ''troppo presto'' per esprimersi sui negoziati iniziati lunedì. Quello che è certo, al momento, è che non si sta preparando un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e Zelensky, ha detto ribadendo che i russi riconoscono Zelensky come presidente legittimo dell'Ucraina.

PUNTI DI CONTATTO - Nel corso del primo incontro, "abbiamo trovato un punto di contatto sui quali costruire una posizione comune" ha detto ieri il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky. "Abbiamo discusso in dettaglio tutti i temi in agenda e trovato alcuni punti in comune su cui prevediamo che possano essere trovate posizioni comuni", ha detto Medinsky, a cominciare dal fatto che i negoziati continuino. E continueranno "nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussa, c'è un accordo su questo", ha riferito il capo della delegazione russa, secondo cui "fino ad allora ogni delegazione si consulterà con la leadership del proprio paese sulle proprie posizioni negoziali". A far parte della rappresentanza del Cremlino anche esponenti del ministero della Difesa e del ministero degli Esteri, nonché della Duma.

LE RICHIESE DI PUTIN - Il presidente russo Putin ha ribadito la disponibilità ai negoziati e la speranza che questi portino ai risultati desiderati, ma ha dettato le sue condizioni per far tacere le armi. Tra le richieste "la sovranità russa della Crimea e la risoluzione degli obiettivi di demilitarizzazione e denazificazione dell'Ucraina e l'assicurazione del suo status neutrale".

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