Secondo l'associazione animalista i celebri uccelli della saga sono costretti a vivere in minuscole gabbie, accecati dai flash dei visitatori e obbligati a compiere una serie di giochi dai loro addestratori
Costretti a vivere in minuscole gabbie, accecati dai flash dei visitatori e obbligati a compiere una serie di giochi dai loro addestratori. La Peta, celebre associazione animalista, si scaglia contro la Warner Bros accusata di maltrattare i gufi e gli altri animali della celebre saga di Harry Potter durante il tour nei loro studios in Hertfordshire, nell'Inghilterra orientale.
Allertati dalle segnalazioni di alcuni visitatori, gli animalisti con una telecamera nascosta hanno documentato quello che avviene durante il percorso che fanno ogni giorno migliaia di visitatori. Le immagini, denuncia la Peta, mostrano gli addestratori che incoraggiano a toccare i gufi "impauri nelle loro gabbie" e fanno eseguire loro giochi "umilianti" nonostante la loro chiara riluttanza. "Questo va contro i messaggio di rispetto e gentilezza che i meravigliosi libri di JK Rowling ci hanno insegnato," ha dichiarato il direttore dell'associazione Mimi Bekhechi.
"Non c’è nulla di magico nella crudeltà verso gli animali", ha scritto la Peta che ha chiesto di fermare lo sfruttamento degli animali per l'intrattenimento e porre fine all'immorale tour. In risposta, la Warner Bros Studio ha dichiarato che la tutela degli animali è essenziale e che il loro trattamento verrà ora rivisto. "I gufi che sono apparsi nella serie di film di Harry Potter - ha fatto sapere la società - di tanto in tanto vengono negli studios. Essi appaiono per brevi periodi e sono trattati esclusivamente dagli esperti dell'ente che li possiede e li addestra. Abbiamo chiesto loro di rivedere la questione"