"Dalle offerte economiche ai simboli della zucca ogni strategia di marketing è buona per vendere ad Halloween". Lo dice a Labitalia Michele Costabile, tra i massimi esperti di marketing e innovation management e direttore del corso di Laurea magistrale in Marketing all'università Luiss Carli. "In Italia, a livello macroeconomico -spiega- si respira un'atmosfera di uscita dal tunnel, durata almeno 6 anni. Il clima di fiducia è alimentato anche dagli annunci, opinabili, ma non certo contestabili, della legge di Stabilità".
"In questo quadro di ripresa -fa notare- le aziende si stanno muovendo in modo dinamico per tentare di cavalcare l'uscita dalla crisi e un'opportunità è rappresentata anche dall'evento Halloween".
"La strategia messa in campo dalle imprese e dalla grande distribuzione -osserva Costabile- si basa sul potenziamento delle offerte sotto il profilo della convenienza, non solo economica, ma anche cognitiva e fisica. In primo piano gioca la prossimità fisica, distributiva e virtuale".
"Halloween -sottolinea- ha una duplica valenza per il lato vendita: arricchisce il calendario eventi e diventa un elemento di condivisione cosmopolita per le nuove generazioni. I ragazzi avvertono, quindi, l'esigenza di vivere questa festa a livello transnazionale, condividendone i prodotti ad essa collegati: dalle zucche ai travestimenti".
"Questo chi vende lo sa bene -avverte Michele Costabile- e per questo molti richiami all'acquisto evocano quella simbologia che, soprattutto i più giovani, sentono propria per sentirsi emozionalmente vicini a tutti i ragazzi del mondo".
"In questo Halloween -assicura- è un evento comparabile al Natale e al Carnevale. Un momento di festa, dunque, in cui ogni strategia appunto è buona per vendere, potenziando l'universo simbolico associato al prodotto in vetrina".
