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Hillary Clinton accetta la nomination democratica: "America alla resa dei conti"

29 luglio 2016 | 07.29
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Hillary Clinton con la figlia Chelsea (Afp) - AFP
Hillary Clinton con la figlia Chelsea (Afp) - AFP

"L'America è ancora una volta al momento della resa dei conti" perché "forze potenti minacciano di dividerci" e con Donald Trump l'America rischia di precipitare nel buio della mezzanotte. E' quanto ha detto Hillary Clinton nel discorso con cui ha accettato la nomination democratica alla Casa Bianca, chiudendo la convention di Filadelfia.

"Trump ha trascinato il partito repubblicano dal 'mattino in America' alla mezzanotte in America", ha detto riferendosi allo slogan, 'morning in America', di Ronald Reagan nel 1984. "Vuole che abbiamo paura del futuro e paura gli uni degli altri", ha aggiunto, sottolineando che la replica perfetta al candidato repubblicano l'ha data, oltre 80 anni fa, Franklin Delano Roosevelt "in un momento molto più travagliato: l'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa".

"Noi non abbiamo paura - ha sottolineato - noi affronteremo le sfide come abbiamo sempre fatto. E nessuno di noi può farlo da solo, perché uniti siamo più forti".

Nel suo discorso, Hillary ha insistito sul fatto che Trump manca del temperamento, oltre che della capacità ed esperienza, per essere comandante in capo delle Forze armate, arsenali nucleari compresi: "Immaginatevelo nello Studio Ovale ad affrontare una vera crisi: come si possono affidare le armi nucleari ad un uomo che puoi far andare in escandescenza con un tweet?".

"Perde le staffe alla minima provocazione - ha aggiunto l'ex segretario di Stato - quando un giornalista gli fa una domanda difficile, quando viene sfidato in un dibattito, quando qualcuno lo contesta durante un comizio. Non riesce neanche a gestire una campagna presidenziale difficile". Clinton ha sottolineato poi che il magnate newyorkese manca "dell'intelligenza, del giudizio, della fredda e precisa determinazione per esercitare la forza in modo strategico".

Ed ha ricordato come abbia più volte mostrato di non avere rispetto delle donne e degli uomini in divisa che rischiano la loro vita per salvare il Paese, e sono - ha aggiunto Clinton - "un tesoro nazionale" e non "un disastro", come ha detto il candidato repubblicano.

"Non credete a chi dice 'io solo posso aggiustare tutto', queste sono le esatte parole di Donald Trump a Cleveland", ha ricordato Hillary Clinton. "Veramente? Da solo aggiustare tutto? Gli americani non dicono 'l'aggiusto da solo', gli americani dicono "noi l'aggiustiamo insieme", ha aggiunto. E in contrasto con l'egocentrismo di Trump, l'ex segretario di Stato ha proclamato che "con umiltà, determinazione e infinita fiducia nelle promesse dell'America, accetto la vostra nomination alla presidenza degli Stati Uniti".

La democratica ha ovviamente sottolineato come con lei si sia raggiunta "una tappa storica, la prima volta che è stata scelta una donna come candidata alla presidenza da uno dei partiti maggiori", sottolineando di presentarsi all'America anche come "madre di mia figlia e figlia di mia madre". "Alla fine quando non ci sono più soffitti da infrangere l'unico limite è il cielo", ha detto.

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