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I pellegrinaggi 'fai da te' mandano in crisi i tour organizzati

25 settembre 2015 | 17.43
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(Infophoto)
(Infophoto)

Il calo a due cifre dei tour religiosi a una prima impressione farebbe pensare a una debacle dei pellegrinaggi nel 2015. Eppure, non è così. Dietro la spinta della crisi economica degli ultimi anni, è cambiato il modo di organizzare i viaggi verso i luoghi santi. I fedeli si rivolgono sempre meno alle associazioni che operano nel circuito del turismo religioso optando per il 'fai da te' low cost. E' questa, in sintesi, la fotografia scattata da Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell'Unitalsi, in partenza per il tradizionale incontro a Lourdes, che si svolgerà dal 28 settembre a 3 ottobre. All'evento spirituale parteciperanno circa 10mila fedeli tra pellegrini, soci, e persone con disabilità, tra cui 1.250 ammalati. Tema pastorale quest'anno è 'La gioia della missione'.

"I pellegrinaggi organizzati a livello generale sono scesi di circa il 30% - spiega all'Adnkronos il presidente dell'Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali - Al calo concorrono diverse cause, prima tra tutte la crisi economica. Tuttavia, c'è una forte spinta alla ricerca di Dio, che tradotta in numeri mostra un trend costante dei fedeli che si recano ai santuari". Significa, in sostanza, che "il dato delle presenze dei pellegrini presso i luoghi santi differisce da quello dei viaggi organizzati".

Pagliuca spiega, così, che Lourdes continua ad avere una presenza di "più di 5 milioni di italiani", una cifra simile a quella degli anni passati. "Quel che è cambiato è il tempo di permanenza e il modo di organizzare il cammino spirituale: il pellegrino pianifica il tour da solo, prenotando il più delle volte online, e si sofferma nei luoghi santi per 2-3 giorni al massimo". I viaggi religiosi organizzati dalle associazioni prevedono invece 4-5 giorni di permanenza con una spesa maggiore.

In questo quadro, i dati registrati da Unitalsi sui pellegrinaggi organizzati dalla stessa associazione al 31 agosto scorso, sono negativi: si calcola un calo complessivo del 20% rispetto all'anno 2014. Lourdes ha visto 21mila partecipanti; Loreto 4mila; San Giovanni Rotondo 200; Terra Santa 100; Fatima 120; Roma 1.100. In totale i pellegrini sono stati 27mila.

"Chi va in pellegrinaggio cerca la pace, la gioia: è un cammino più dello spirito che del corpo. Come ha ricordato anche papa Francesco 'la gioia è contagiosa': va vissuta attorno a noi e va diffusa in senso missionario", dice il presidente Unitalsi spiegando anche il senso del tema pastorale che quest'anno è stato scelto per il pellegrinaggio nazionale a Lourdes.

Un pellegrinaggio che sarà impreziosito dalla X edizione del pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace sul tema 'Con i bambini non si scherza'. Infatti accanto ai momenti celebrativi e dedicati alla preghiera, si aggiungeranno gli appuntamenti di riflessione e di intrattenimento dedicati ai bambini, circa 400 i partecipanti a Lourdes da tutta l'Italia, animati da alcuni volti della tv dei piccoli.

Intanto, in vista del Giubileo l'Unitalsi si sta preparando ad accogliere i fedeli. In particolare, l'associazione è stata scelta per ricevere gli ammalati e i disabili a Roma per l'Anno Santo straordinario indetto da Papa Francesco. La macchina organizzativa è già in movimento. "Cominciano ad arrivare adesioni da parte di spagnoli, francesi e tedeschi ma saranno i mesi di ottobre e novembre quelli determinanti. Sono convinto che ci sarà una nutrita presenza di pellegrini disabili e malati", sottolinea Pagliuca.

Già attivo il numero verde gratuito 800.062.026 messo a disposizione da Unitalsi. Volontari poi gestiranno i gazebo dell'accoglienza, che saranno posti in punti strategici della città. Durante il Giubileo, conclude Pagliuca, "utilizzeremo molto la 'Porta Santa della carità' all'Ostello della Caritas diocesana vicino alla Stazione Termini: un segnale che l'attenzione verso le difficoltà della vita, e quindi verso poveri, disabili e ammalati, è molto alta".

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