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Moda: Ied forma professionisti 'su misura' per evoluzione settore

27 settembre 2016 | 15.21
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Moda: Ied forma professionisti 'su misura' per evoluzione settore

Il comparto moda sta vivendo trasformazioni profonde legate sia all’avvento di nuovi mercati, sia all’implementazione dei nuovi strumenti a disposizione dei brand. E, a fronte di queste trasformazioni, si fanno strada, nel settore moda, professioni nuove o attualizzazioni dei ruoli più classici, che permettono di inserirsi all’interno di processi multiformi. Insomma, professioni 'su misura' per l'evoluzione del settore.

Le nuove principali macro-tendenze strutturali del settore moda sono la digitalizzazione delle aziende nelle strategie di comunicazione e distribuzione e l’unificazione delle sfilate uomo/donna, che comporta una rinnovata logica di creazione, progettazione e distribuzione. I nuovi media e i social network continuano a condizionare in maniera significativa il Fashion System, che, di conseguenza, necessita costantemente di figure professionali al passo con i tempi.

Per questo, Ied - Istituto europeo di design, che forma da oltre 50 anni le figure della moda, sta seguendo con attenzione l’evoluzione del mercato e anticipandone le richieste attraverso un’offerta didattica mirata, grazie anche all’expertise di docenti professionisti che operano quotidianamente sul campo.

Ecco, quindi, le aree su cui, secondo i professionisti della scuola di Ied Moda, bisogna puntare l’attenzione, in un momento di continua evoluzione, come quello attuale, a cominciare da professioni trasversali quali il brand manager, il marketing manager, il Csr manager. Nel retail, sono richiesti: direttore commerciale, retail manager, Crm manager, area manager, buyer, store manager, visual merchandiser, e-commerce manager, digital marketing manager.

Guardando al prodotto spiccano: merchandising manager, direttore creativo, ricercatore di tendenze, designer, product manager, direzione della produzione, buyer, jewelry designer, accessories designer, textile designer, shoes&bag designer, modellista. Nell'area comunicazione: art director, direttore della comunicazione, press manager, social media manager, community manager, Pr manager, web designer, web journalist, stylist, fashion editor, personal shopper.

In merito, poi, alle professioni più richieste, è opportuno focalizzare l’attenzione sulle 'professioni su misura' che, in linea con l’evoluzione del settore, rappresentano una vera novità in diversi ambiti.

La prima di queste è il fashion country manager, che interpreta l’area di mercato a cui è dedicato, diventando un importante punto di connessione tra azienda e target: promuove un approccio creativo che ha lo scopo di sviluppare il business, padroneggiando aspetti di positioning, comunicazione e strategie di branding.

C'è poi il fashion event coordinator: profondo conoscitore della cultura della moda, possiede abilità che si estendono progressivamente dalle metodologie di ricerca fino alle componenti storiche, culturali e sociologiche delle arti visive. Costruisce e gestisce eventi in relazione al tipo di comunicazione che si desidera realizzare; ne sceglie il mood e lavora a stretto contatto con l’art director: costruisce un racconto che, oltre a essere coerente, offre un punto di vista originale e contemporaneo.

Ma anche il fashion design manager: è l’evoluzione del ruolo dello stilista e del fashion designer che, grazie a nuove e profonde competenze, si trasforma in un vero e proprio capo progetto, capace di prevedere ed elaborare le tendenze, traducendole in abiti o accessori dalla forte identità contemporanea. Il fashion design manager, oltre alle competenze creative, sviluppa la capacità di realizzare prodotti innovativi e di qualità, curandone il posizionamento sul mercato con l’impiego di linguaggi appartenenti alle arti visive, al design, ai media digitali, al marketing, alle nuove tecnologie, al product management, all’art direction e alla comunicazione d’impresa.

“In questa decade, il mondo è stato trasformato radicalmente dalla tecnologia e dalla globalizzazione. Viviamo nel secolo dell’informazione, nell’era di Instagram e Snapchat. Il settore moda sta vivendo un profondo cambiamento; per questo, i manager della creatività devono capire, imparare e progettare, tenendo conto dell’evoluzione del fashion system e devono essere consapevoli di tutte le opportunità presenti sul mercato, in modo da poter raggiungere il consumatore immediatamente", spiega Sara Azzone, direttrice della scuola di Moda presso Ied Milano.

"La moda, come una delle declinazioni più naturali del design ed emblema del made in Italy, è nel Dna di Ied da 50 anni. Promotori della creatività che contraddistingue da sempre il nostro Paese e ben coscienti delle trasformazioni del sistema, continuiamo a innovare l’offerta formativa sia a livello italiano che internazionale affinché aspetti creativi, tecnici e strategici si fondano e portino alla preparazione di giovani professionisti capaci di operare in diversi ambiti e con una visione aperta sia all’interno di grandi realtà nazionali e globali sia come imprenditori”.

È con questi presupporti, quindi, che Ied rinnova e amplia la sua offerta formativa dell’area master 2017, inserendo il corso in Fashion design management, master accademico di I livello, e Jewerly design, entrambi in lingua inglese.

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