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Ied, la 'bomba fatta in casa' di Manchester

23 maggio 2017 | 15.14
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Nell'attacco di Manchester il kamikaze ha utilizzato un ordigno esplosivo improvvisato, indicato spesso con l'acronimo inglese Ied (Improvised Explosive Device). Secondo alcune testimonianze, riportate dai media britannici, la bomba era stata riempita di chiodi per aumentarne l'effetto esplosivo.

Gli Ied possono essere di varie dimensioni e forme, e contenere quantitativi differenti di esplosivo o altro materiale destinato a nuocere e/o arrecare danni: questo rende difficoltoso prevederne la potenza. Possono essere trasportati a bordo di un veicolo, gettati da una persona, consegnati in un pacchetto o nascosti lungo una strada si legge su 'Metro.co.uk'.

Nell'attacco di Bruxelles (22 marzo 2016) all'esterno delle bombe c'erano chiodi, schegge di vetro, frammenti metallici. Nell'attentato alla maratona di Boston gli ordigni erano stati confezionati con due pentole a pressione riempite di chiodi, schegge di metallo e cuscinetti a sfera, coperte con delle buste di nylon o messe dentro a degli zaini e collegate ai detonatori.

Le lesioni più comuni provocate dalle esplosioni di Ied sono i danni ai polmoni, addome, orecchie e altri organi sensibili alla pressione. Le lesioni ai polmoni sono la causa principale di morte di chi sopravvive in un primo momento a un'esplosione. Ci sono poi le lesioni di impatto, causate quando l'esplosione sposta di peso la vittima, che provocano fratture, traumi alla testa e al collo e amputazioni, e le ustioni.

Gli Ied vennero utilizzati regolarmente durante la guerra in Iraq, iniziata nel 2003, ma già nell'attentato di Oklahoma City del 1995, in cui morirono 169 persone, la bomba - lasciata a bordo di un camion prima che esplodesse - era stata fatta da fertilizzante a base di nitrato di ammonio, miscelato con nitrometano liquido e Tovexè.

La bomba delle Olimpiadi di Atlanta del 1996, che uccise due persone, era fatta con bulloni e chiodi. A confezionarla Eric Robert Rudolph che, prima di allontanarsi, aveva posizionato vicino a uno degli impianti di amplificazione uno zaino con all'interno l'ordigno.

L'11 marzo del 2004 10 esplosioni in 4 diversi punti della rete ferroviaria di Madrid provocarono la morte di 191 persone e il ferimento di quasi 2mila. Le bombe erano fatte da sacchi imbottiti con esplosivi, inclusi frammenti di metallo. I telefoni cellulari con timer sono stati utilizzati dagli estremisti islamici per farle esplodere.

Come difendersi

Per proteggere se stessi e gli altri da un attacco Ied, la prima cosa da fare è guardarsi intorno. Tutti i bagagli o le scatole lasciate in luoghi insoliti, strani odori e comportamenti sospetti - come qualcuno vestito con un cappotto pesante durante l'estate - dovrebbero insospettirci. Meglio tenersi a distanza e segnalare l'oggetto o la persona sospetti. Del luogo di lavoro, dei posti che frequentate di più e delle fermate dei mezzi pubblici che utilizzate dovete conoscere il piano di emergenza.

Se vi trovate sulla scena di un attacco, uscite appena possibile dall'area (utilizzando il percorso alternativo indicato) per minimizzare l'esposizione a polvere, fumo e sostanze pericolose. Se siete in un edificio, rifugiatevi sotto un robusto tavolo o a una scrivania così gli oggetti cadranno intorno a voi. Andate via appena potete, senza preoccuparvi degli oggetti personali o di fare telefonate. Utilizzate le scale anziché gli ascensori. State lontani da finestre, porte in vetro e altre aree potenzialmente pericolose. Se siete intrappolati, coprite il naso e la bocca per limitare l'inalazione di materiali pericolosi e segnalate la vostra posizione a chi è intervenuto con una luce o toccando un oggetto vicino. Infine se siete stati coinvolti in un attacco senza riportare lesioni immediate, rimanete vigili nelle settimane e nei mesi successivi, poiché alcuni effetti come lesioni agli occhi, danni addominali ed effetti psicologici possono richiedere più tempo per comparire.

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