Debutta in prima assoluta al Laic di Lugano, il 2 novembre, 'Hu- robot', nuova creazione coreografica firmata in tandem da Ariella Vidach con un ensemble di giovani danzatori del Balletto di Roma 'in dialogo' con un braccio robotico. Artista impegnata da anni nella ricerca del possibile confronto tra la danza e le tecnologie interattive, Vidach - Premio Svizzero della danza 2017- mette in scena otto interpreti dello storico complesso e UR10 Universal Robots, braccio robotico dotato di un occhio-telecamera e di un videoproiettore.
Prodotto da Avventure in Elicottero prodotti, Ariella Vidach /AiEP, in coproduzione con LuganoInScena, Lac Lugano Arte e Cultura e Balletto di Roma, 'Hu- robot', è un lavoro che, grazie alla sapienza coreografica di Ariella Vidach e alla consulenza drammaturgica di Enrico Pitozzi, allarga lo sguardo alla ricerca di inedite possibilità percettive e approfondisce un nuovo ambito di ricerca sulla relazione tra danza, tecnologia e interattività.
I corpi dei danzatori si smaterializzano e si moltiplicano, replicati in immagini riprese e elaborate da UR10 Universal Robots. Partendo dalla constatazione che il silicio è un elemento chimico che accomuna il corpo umano e i circuiti dispositivi tecnologici, 'Hu-robot' intende creare un ambiente immersivo in cui sperimentare possibili forme coreografiche.
'Hu-robot' è un sismografo del nostro presente attraverso il quale interrogare la sensorialità e le sue possibili estensioni. Un lavoro che segna una buona tappa della ricerca sperimentale che Claudio Prati e Ariella Vidach, grazie alla collaborazione con il rinnovato corpo di ballo del Balletto di Roma, conducono intorno alle forme di coesistenza fra l’uomo e le tecnologie.
