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Il lavoro di squadra? Una coppia di uomini collabora meglio di due donne, ecco perché

17 giugno 2016 | 14.23
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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La cooperazione, che sia tra i membri di una famiglia, amici, colleghi di lavoro è vista come una pietra miliare della società umana. Ma non tutti collaborano allo stesso modo: chiunque si sia mai trovato a lavorare su un progetto in team lo sa bene. Di fronte a un problema che deve essere risolto attraverso la cooperazione con gli altri, uomini e donne affrontano il compito in modo diverso. E di solito una coppia di uomini tende a cooperare meglio rispetto a una coppia di donne. Quello che può sembrare un banale cliché è in realtà il risultato dello studio di alcuni ricercatori della Stanford University School of Medicine, che hanno scoperto come tali differenze di genere si riflettano nelle attività cerebrali.

E uno dei fattori che determina l'approccio alla collaborazione è il genere sessuale. Precedenti studi comportamentali hanno scoperto che le donne tendono a cooperare di più quando sono osservate da altre donne, che gli uomini cooperano meglio in grandi gruppi e che, mentre una coppia di uomini potrebbe cooperare meglio di una coppia di donne, in una coppia mista è la donna a essere più cooperativa. I ricercatori della Stanford hanno chiesto a 222 volontari di collaborare tra loro, monitorando l'attività cerebrale tramite una tecnica chiamata hyperscanning, che permette di registrare contemporaneamente l'attività cerebrale di due persone mentre interagiscono.

Invece di utilizzare la risonanza magnetica, gli scienziati hanno utilizzato la NIRS, una strettoscopia a infrarossi. Ogni coppia, formata da due maschi, due femmine o da un maschio e da una femmina è stata posizionata davanti a un pc ed è stato chiesto loro di premere un pulsante ogni volta che un cerchio sul monitor cambiava colore. L'obiettivo era far sì che ogni coppia premesse il tasto contemporaneamente. In media, i risultati migliori sono stati ottenuti dalle coppie dello stesso sesso, in particolare da quelle formate da due uomini.

Tuttavia, dallo studio è emerso che l'attività cerebrale in entrambe le coppie dello stesso sesso era altamente sincronizzata durante l'esperimento, riscontrando alti livelli di 'coerenza intercerebrale'. Nelle coppie formate da uomo e donna, invece, la sincronizzazione risultava più 'allentata' nonostante tra loro ci fosse la stessa coerenza riscontrata nelle coppie formate da soli uomini. Uomini e donne vivono quindi in mondi diversi? Forse, anche se lo studio, ha evidenziato Joseph Baker, uno dei principali autori della ricerca, è solo "esplorativo" e "non analizza la cooperazione in tutte le sue manifestazioni".

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