Sono le parole pronunciate da Bergoglio a bordo del velivolo che lo ha portato a Caserta, per celebrare la messa a cui hanno assistito circa 200mila fedeli, mentre sorvolava l'area tormentata dallo sversamento e dai roghi di rifiuti tossici. Il Pontetice fa la fila alla mensa del Vaticano e pranza con i dipendenti
"E' terribile che una terra così bella venga rovinata". Sono le parole pronunciate da Papa Francesco a bordo dell'elicottero che lo ha portato a Caserta, quando il Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato vaticana, Giovanni Angelo Becciu, con lui a bordo, ha indicato al Pontefice quella che è tristemente nota come Terra dei Fuochi, l'area tra le province di Caserta e Napoli tormentata dallo sversamento e dai roghi di rifiuti tossici.
Una terra che "non è più 'Felix'" ma dove "ha trovato una Chiesa viva e in cammino". Così il vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D'Alise, nel suo saluto al Papa al termine della messa celebrata in occasione della visita pastorale alla Diocesi.
"Questa splendida terra - ha detto D'Alise - è stata attaccata da più parti, in modo particolare, sventrata e fatta deposito di rifiuti particolari provenienti dall'Italia e dall'Europa, che causano morti e disagi. C'è anche una disoccupazione che toglie il respiro, strappa la speranza e mortifica le nuove generazioni. Anche nella nostra terra non mancano criminalità e corruzione".
Tuttavia, ha sottolineato monsignor D'Alise, "Santo Padre qui non ha trovato solo degrado, ma una popolazione che non si abbatte e non demorde, che ha un grande desiderio di essere protagonista di una ripresa, soprattutto spirituale, sotto la guida di Vostra Santità. Ha trovato - ha concluso - una Chiesa viva e in cammino".
L'incontro con i sacerdoti - "Scusate se per la festa patronale ho creato un po' di subbuglio e scompiglio" ha poi detto scherzando il papa ai sacerdoti della Diocesi di Caserta, durante l'incontro nella Cappella Palatina della Reggia. Pronta la risposta del vescovo della città, Giuseppe D'Alise, che al Papa ha detto: "Magari fossero questi i 'subbugli' che noi subiamo".
Monsignor D'Alise così ha ringraziato il Pontefice per la sensibilità dimostrata visitando Caserta proprio il giorno di Sant'Anna, Santa patrona della città.
Entro l'anno Francesco si recherà ''sicuramente" in visita a Napoli. ''Ho sentito che forse i napoletani sono un po' gelosi - ha detto al termine della celebrazione - ma voglio assicurare ai napoletani che quest'anno sicuramente andrò da loro''. Il Pontefice ha ringraziato i 200mila fedeli che hanno preso parte alla Messa per ''l'accoglienza calorosa. Grazie e per favore vi chiedo: pregate per me''.