CERTIFICAZIONE SGCMF SINONIMO DI TRASPARENZA, SICUREZZA E INNOVAZIONE
Le motivazioni che portano un'organizzazione a richiedere la certificazione dei propri archivi volontariamente è che ciò rappresenta un modo di informare i clienti e le autorità della propria volontà di trasparenza e correttezza.
E' questa infatti la conclusione a cui sia il direttore generale dell'AIFA dr. Luca PANI che il Ministro della Salute on. Lorenzin sono giunti con una lettera di apprezzamento per la "RELAZIONE 2014 ALLE AUTORITA'" relativamente all'iter di certificazione delle aziende, inviato in chiusura dell'anno da Pharmasoft Fea e propedeutico al Rapporto annuale che verrà presentato a breve.
Lo rende oggi noto Riccardo Giannetti - Presidente e Ceo di Pharmasoft - di ritorno da alcuni tavoli tecnici di lavoro direttamente a Bruxelles dove si sta mettendo a punto la versione definitiva del nuovo regolamento europeo
"LE ISPEZIONI da parte dell'autorità Garante nel 2014 sono state 196 con 24 segnalazioni allautorità giudiziaria e 2,5 milioni di euro di sanzioni già riscosse.
L'FBI il 23 aprile 2014 lancia un allarme: il settore della salute negli USA (aziende farmaceutiche e Enti ospedalieri) è vulnerabile agli attacchi, il 63% di esse ha subito una violazione, il danno medio è stato di 2,4 milioni di dollari. I processi di certificazione attuali e futuri pertanto significano infondere fiducia a tutte le parti interessate che la propria gestione dell’archivio medici e dei sistemi privacy in genere, soddisfi i requisiti che le norme richiedono".
A breve l'Europa chiamerà i "DATA CONTROLLER" al compito di garantire la massima efficienza nella gestione dei processi, l'istituto della certificazione può e sarà sicuramente sempre più visto come un utile strumento di interesse pubblico; è lo strumento infatti che potrebbe garantire in via preliminare la veridicità di quanto verificato, consentendo alle agenzie di controllo e garanzia, l'esatta valutazione e percezione della gestione dei dati"
IN QUESTA prospettiva Pharmasoft Fea risponde alle richieste che l'Europa porrà, attraverso il primo schema europeo accreditato che risponde già ai requisiti dell'art. 39 per valutare la DATA PROTECTION aziendale: SGCMF 10002:2013, secondo lo standard di accreditamento UNI EN ISO/IEC 17065:2012.
