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Sicurezza: indagine Prioritalia, con legalità e innovazione è primo bisogno cittadini

11 ottobre 2016 | 12.24
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Marcella Mallen, presidente #Prioritalia
Marcella Mallen, presidente #Prioritalia

Legalità, sicurezza, innovazione, forte spinta etica. Sono le parole chiave che meglio definiscono l'idea delle “città di domani”. Lo dicono i cittadini italiani interpellati a marzo per #Prioritalia da G&G Associated con l'indagine demoscopica “Leadership civiche per le Città di Domani: le competenze dei manager per generare sviluppo”.

Per l'indagine, che sarà presentata giovedì 13 all’Assemblea Anci alla Fiera del Levante, sono stati intervistati telefonicamente 1.000 cittadini, scelti come campione rappresentativo della popolazione di 15 tra le principali città italiane.

Gli intervistati esprimono “grave malessere urbano” e profondo bisogno di “legalità e sicurezza”. La qualità della vita (giudicata con una votazione da 1 pessima a 10 eccellente) è mediamente insufficiente 5,4. La città che mostra il disagio più accentuato è Roma (4,1), subito seguita dalle grandi città del Sud (Palermo 4,4, Napoli 5 e Bari 5,3).

La lotta alla corruzione è l’intervento ritenuto più urgente, la priorità assoluta, in ogni dove (voto medio 8,2 in una scala che va da 1 nessuna urgenza a 10 estrema urgenza), ma su tutti prevale in negativo Roma (voto 9), seguita da Napoli (8,7) e, a pari merito, da Bari e Milano (8,5). "La denuncia, generalizzata e nota, emerge per la prima volta così forte a livello locale, soprattutto tra i giovani -spiega una nota di #Prioritalia-. E’ infatti chiaro e sotto gli occhi di tutti come la mancanza di legalità incida su tutti gli ambiti della vita di una città: dai servizi essenziali alla mobilità, dal decoro urbano alla riqualificazione delle periferie".

I cittadini chiedono interventi concreti e urgenti. Prima di tutto in questo momento viene la sicurezza, richiesta dal 41% del campione, trasversale a tutte le città, ma più evidente a Napoli (59%), Bari (57%), Bologna (56%), Milano (55%). Poi viene il lavoro (28% del campione) fortemente sentito a Napoli (41%), Torino (39%), Palermo (31%), Bari e Milano (26%). Un altro gruppo di “desideri” attiene all'ambiente e alla sostenibilità, in particolare la riduzione dell’inquinamento richiesto soprattutto a Milano (19%), Torino (12%) e Roma (10%). Bari, ultima (1%) per necessità di riduzione dell’inquinamento, batte tutti per ampliamento del verde pubblico (22%).

In termini di attese, ci si aspetta soprattutto un migliore decoro urbano (56% del campione), una migliore viabilità (50%), un potenziamento della rete di trasporti pubblici (36%). Da non trascurare, inoltre, la richiesta di riqualificazione e di sviluppo delle periferie (23%), ribadita dai cittadini di Napoli (38%) e Milano (33%).

In un contesto così problematico e in un clima di generale sfiducia nella classe politica, i cittadini intervistati sono favorevoli ad un ruolo dei manager a sostegno e supporto delle Amministrazioni locali, e questo è ancor più forte al Sud (Palermo, Napoli e Bari). Un contributo non solo diretto, ma anche in termini di impegno civile e disinteressato.

Il 78% degli intervistati, infatti, è convinto che il contributo attivo dei manager sia importante per individuare e ottimizzare le risorse (92%), lavorare per obiettivi e motivare le persone (91%), innovare, gestire bene i conti (90%), avere strategie a lungo termine (89%), appassionarsi al proprio lavoro (86%).

Ma prima delle competenze professionali, le aspettative dei cittadini verso una governance dei manager investono soprattutto il fronte etico: onestà, trasparenza, realismo. Un'attestazione importante di fiducia, un riconoscimento del senso civico, solidale e dinamico del manager: una buona base da cui partire per costruire le “Città di Domani”.

“Non vogliamo sostituirci alla politica – spiega Marcella Mallen presidente di #Prioritalia – e neppure stiamo parlando di manager che diventano sindaci o dei city manager. Siamo nati quattro anni fa, proprio per facilitare un coinvolgimento dei manager nella società, fuori e oltre il loro ruolo professionale, perché, in questo Paese in difficoltà, ciascuno deve sentirsi impegnato e fare la sua parte per un rilancio complessivo e competitivo".

"Lo studio parla chiaro -osserva Mallen-: l’insofferenza degli italiani è anche un indice positivo, perché denota comunque non accettazione della situazione attuale che appare piuttosto sfavorevole, al Sud al Centro come al Nord, sia pure con sfumature e indicazioni diverse".

"Ci fa piacere sapere che i cittadini siano favorevoli ad un nostro maggiore coinvolgimento di supporto alla Governance delle città -sottolinea Mallen-. Questa indagine – elaborata non a caso contestualmente alle elezioni Amministrative dello scorso giugno – è un utile punto di partenza per costruire in continuità con l'evento del 26 aprile a Roma delle piattaforme di idee progettuali e operative da sottoporre ai sindaci e alle giunte dei più importanti Comuni italiani".

"Dall'Assemblea Anci, pertanto -conclude la presidente di #Prioritalia- ripartirà il nostro impegno disinteressato e volto a coinvolgere tutti i cittadini a fare davvero innovazione sociale per aiutare le Amministrazioni a cambiare passo, supportarle e poi controllare step by step gli obiettivi. Un’accountability trasparente, puntuale e abilitante per collaborare a costruire il nostro futuro, proprio partendo dalle città e dal territorio”.

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