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Inps: voucher stabili a gennaio, dimezzati i nuovi contratti

23 febbraio 2017 | 14.06
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(Fotogramma)
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Voucher sostanzialmente stabili a gennaio: le vendite sono state pari a 8,9 milioni, su livelli analoghi a quelli di gennaio 2016 che ne aveva registrate 8,5 milioni, "con un modesto incremento del 3,9%". E' quanto registra l'Inps nell'Osservatorio sul Precariato. Una "flessione forte" e "sempre più marcata da ottobre 2016" che "può riflettere anche gli effetti legati all'inserimento della tracciabilità introdotti dal governo".

LAVORO - Sono ammontati a 340.149, al netto delle cessazioni, i nuovi contratti stipulati nel 2016, poco più della metà di quelli registrati nel 2015 che aveva chiuso a 627.569. Crollo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato che hanno chiuso l'anno a quota 82.917 contro i 934mila registrati invece nel 2015: 851mila in meno dunque a causa del progressivo scomparire della decontribuzione. In calo anche le cessazioni (-3,1%) mentre i licenziamenti restano stabili.

Nel mese di gennaio cala il ricorso complessivo alla cassa integrazione con una flessione del 46,3% sullo stesso mese del 2016: 30,6 milioni le ore autorizzate contro i 57 milioni dello scorso anno. Un risultato dovuto al crollo della cassa in deroga e della Cigs che a gennaio hanno registrato rispettivamente un decremento del 44,1% e del 59,9% sul gennaio 2016 mentre la Cig ordinaria è schizzata del +174,4%.

POLETTI - “I dati confermano che gli interventi di questi ultimi anni hanno determinato un miglioramento complessivo del mercato del lavoro - dice il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commentando i dati Inps sulla cig e l'andamento dell'occupazione - Il problema del lavoro continua ad essere centrale, ma il miglioramento è strutturale e la direzione imboccata è quella giusta”.

"Naturalmente - aggiunge - il ritmo della crescita resta l’elemento essenziale per lo sviluppo dell’occupazione". La riduzione della cassa integrazione d'altra parte "è significativa" con un calo del 46,3% rispetto ad un anno prima, "testimonianza che sono tornate al lavoro alcune centinaia di migliaia di persone".

Sul fronte del lavoro, "i contratti a tempo indeterminato hanno continuato a crescere anche nel 2016 pur se, come era prevedibile, ad un ritmo inferiore rispetto al 2015 che ne aveva segnato un vero e proprio boom. Se si somma il saldo positivo del 2016 a quello del 2015, si registra un incremento di poco più di 1 milione di contratti a tempo indeterminato, a conferma della crescita del lavoro stabile evidenziata anche dai dati dell’Istat", dice Poletti.

E ancora sui licenziamenti: "E' un dato importante: il numero complessivo è inferiore rispetto a quello registrato nel 2014, ovvero prima del varo della riforma del mercato del lavoro, al punto che il tasso di rischio di licenziamento è passato dal 6,5% del 2014 al 5,9% del 2016".

Quanto ai voucher, "è significativo il forte rallentamento nella dinamica di vendita dei voucher, segno che la tracciabilità introdotta lo scorso ottobre per contrastare gli abusi di questo strumento inizia a dare risultati concreti".

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