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Il cooperante italiano a Gaza: ''Bene Biden, ma unica garanzia è cessate il fuoco''

Federico Dessi, direttore regionale per il Medio Oriente della ong Humanity & Inclusion, spiega che ''la missione sospesa dopo il raid contro il World Central Kitchen è ripresa, ma da Israele non c'è stata fornita alcuna garanzia. C'è troppo bisogno di aiuto per stare fermi''.

Il cooperante italiano a Gaza: ''Bene Biden, ma unica garanzia è cessate il fuoco''
05 aprile 2024 | 14.12
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Le richieste del presidente americano Joe Biden al primo ministro Benjamin Netanyahu di garantire una maggiore sicurezza agli operatori umanitari nella Striscia di Gaza viene ''accolta favorevolmente'' da chi, ogni giorno, fornisce aiuto alla popolazione palestinese assediata. Ma ''l'unica vera garanzia sarà un cessate il fuoco permanente'', per ''la sicurezza degli operatori umanitari e la protezione dei civili''. Lo afferma ad Adnkronos Federico Dessi, direttore regionale per il Medioriente della ong Humanity & Inclusion.

Entrato nella Striscia di Gaza mercoledì della scorsa settimana, poche ore dopo il raid aereo israeliano che ha ucciso sette operatori di Wordl Central Kitchen (Wck), Dessi avrebbe dovuto percorrere insieme al suo staff la stessa strada verso Deir al-Balah dove si è verificato l'attacco. Per ragioni di sicurezza la missione è stata sospesa, ma, spiega Dessi, ancora prima dell'intervento di Biden, ancora prima di sperare in nuove garanzie, il team di Humanity & Inclusion era di nuovo su quella strada.

''In realtà dopo due giorni di pausa abbiamo condotto una visita a Deir al Balah ieri e ne abbiamo prevista un'altra domenica. I bisogni umanitari sono troppo importanti per poter rallentare o sospendere le nostre attività più a lungo'', ha affermato.

In ogni caso, spiega, dopo l'attacco a Wck ''non abbiamo ricevuto nessuna garanzia esplicita da parte delle autorità israeliane, ma ci sentiamo sufficientemente sicuri perché viaggiamo unicamente di giorno e quindi i nostri convogli sono facilmente visibili e identificabili''. Inoltre, ha aggiunto, ''consideriamo che l'esercito israeliano sarà obbligato a fare più attenzione in futuro per evitare altri incidenti di questo tipo''.

In ogni caso, ''ovviamente accogliamo favorevolmente le richieste di Biden e di altri governi occidentali di garantire la sicurezza degli operatori umanitari e la protezione dei civili. Restiamo convinti che l'unica vera garanzia sarà un cessate il fuoco permanente'', ha concluso.

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