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TikTok e rischio bando negli Usa: ira Pechino, il ceo promette battaglia

14 marzo 2024 | 10.02
LETTURA: 3 minuti

La Cina: "Usa smetta di soffocare le aziende di altri Paesi, metodi da gangster". Il ceo: "A rischio 300.000 posti di lavoro" negli States

Sede di TikTok in California - Afp
Sede di TikTok in California - Afp

La Cina promette di adottare "tutte le misure necessarie" per "tutelare" i suoi "diritti legittimi" dopo che ieri la Camera Usa ha approvato una legge che imporrebbe a ByteDance, la società che possiede TikTok, di vendere entro cinque mesi per evitare che la piattaforma venga messa al bando negli Stati Uniti.

Ira di Pechino: "Ci tuteleremo, metodi da gangster"

"Esortiamo gli Usa a rispettare l'economia di mercato e la concorrenza leale", ha detto stamani il portavoce del ministero del Commercio di Pechino, He Yadong, in dichiarazioni riportate dal Global Times. Il gigante asiatico chiede agli Stati Uniti, ha aggiunto He, di "smettere di soffocare le aziende di altri Paesi, creare un ambiente aperto, giusto e non discriminatorio per le aziende dei Paesi che operano negli Usa".

Quelli degli Usa sarebbero "metodi da gangster" secondo il ministero degli Esteri di Pechino, che reagisce così dopo l'approvazione della legge. "Smaschera i metodi da gangster, che consistono nel derubare coloro che sembrano prosperare", riporta il Global Times dopo dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin. "Non c'è giustizia" se gli Stati Uniti possono "sfruttare il pretesto della cosiddetta sicurezza nazionale per soffocare in modo arbitrario le aziende eccellenti di altri Paesi", ha incalzato.

Il ceo di TikTok promette battaglia

Il Ceo di TikTok, Shou Chew, minaccia battaglia e promette "tutto il possibile" per difendere la piattaforma. Secondo Shou, che ha fatto sentire la sua voce con un video diffuso nelle ultime ore, la legge "darà maggiore potere a un piccolo gruppo di altre società di social media". Per il boss di TikTok, che afferma di avere 170 milioni di utenti negli Usa, "metterà a rischio 300.000 posti di lavoro" negli States.

Furia Cina, ma fa lo stesso con gli States

Su TikTok si scatenano quindi le ire della Cina contro gli Stati Uniti ma, sottolinea la Cnn, app americane sono da tempo 'fuori' dal gigante asiatico e attualmente la Repubblica Popolare blocca la maggior parte delle piattaforme social Usa, compresi Google, YouTube, Instagram e Meta. Tutto perché rifiutano di seguire le norme del governo cinese sulla raccolta dei dati e il genere dei contenuti condivisi.

"Se gli Stati Uniti mettessero al bando TikTok, la Cina avrebbe un assaggio della sua stessa medicina", titola un'analisi della rete americana.

ByteDance è soggetta alle leggi cinesi che richiedono l'approvazione di Pechino per la vendita di tecnologie sofisticate. Così, secondo Winston Ma della New York University School of Law, "il fiore all'occhiello di TikTok, i suoi algoritmi per l'intelligenza artificiale", che tengono incollati gli utenti all'app, "porteranno l'azienda in un braccio di ferro legale". I riflettori sono ora puntati sul Senato Usa.

La legge Usa

Approvata a larga maggioranza, con 325 voti favorevoli e 65 voti contrari, la legge Usa che potrebbe portare a un bando di TikTok. Ora la misura, che il presidente Joe Biden ha già detto di essere intenzionato a firmare, passa al Senato.

Il 'Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act', cioè la legge per proteggere gli americani da app controllate da avversari stranieri, se definitivamente approvato imporrà al società cinese ByteDance che controlla il social media di vendere entro 6 mesi (180 giorni) dalla sua entrata in vigore a una società americana. In caso contrario TikTok sarebbe bandito dagli app store e dai server americani.

"La Cina comunista è il più grande nemico geopolitico dell'America e sta usando la sua tecnologia per minare attivamente la sicurezza e l'economia dell'America", ha detto lo Speaker repubblicano Mike Johnson, dopo il voto alla Camera.

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