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Pino Daniele: Insinna, uomo di straordinaria gentilezza in anni arrabbiati

05 gennaio 2015 | 19.14
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L'attore, che ha condotto lo show di Capodanno a Courmayeur trasmesso su Rai 1, è stato tra gli ultimi a dividere il palcoscenico con il bluesman partenopeo

Pino Daniele: Insinna, uomo di straordinaria gentilezza in anni arrabbiati

"Lo ricorderò come un uomo di profonda dolcezza e straordinaria gentilezza". Così Flavio Insinna ricorda con l'Adnkronos Pino Daniele, il cantautore scomparso questa notte in seguito a un infarto.

L'attore e conduttore televisivo ha diviso con il bluesman partenopeo il palcoscenico della serata di Capodanno a Courmayeur, trasmessa da Rai1: "La mia stima va oltre la sua musica e raggiunge la sua dimensione di artista e di uomo, di una gentilezza straordinaria in questi anni così arrabbiati".

Insinna racconta di essere rimasto colpito dalla semplicità dell'artista: "Nelle ore precedenti lo spettacolo - dice - mentre provava mi sono avvicinato e gli ho chiesto se intendesse dire qualcosa prima o dopo il mio annuncio per chiamarlo in scena. E lui mi ha risposto dicendo: 'No no, vai tranquillo, io ti vengo appresso, ti faccio da spalla'".

Durante lo show al palaghiaccio, Insinna ricorda poi di averlo presentato "quasi da lontano, per non dare fastidio e non fermare la sua magia, ma con vera deferenza, senza falsa modestia. Forzandomi poi la seconda volta, quando è tornato, per chiedergli se ci faceva un altro regalo cantando 'O Scarrafone'". Se si riguardano quelle immagini, sottolinea, "si percepisce il mio imbarazzo, vero. Di semplice persona di fronte a un uomo tanto straordinario ".

La mattina successiva allo show al palaghiaccio, infine, "ci siamo incontrati in albergo mentre, insieme a suo figlio, si stava preparando per ripartire. Così mi sono avvicinato e, stringendomi la mano, con grande gentilezza mi ha detto : 'Flavio, noi dobbiamo rilavorare insieme'. Al che, da fan e ammiratore, con grande imbarazzo gli ho risposto: 'Guardi maestro, noi non abbiamo lavorato insieme. Io ho semplicemente cercato più o meno goffamente di annunciarla e poi lei ha cantato, regalando le emozioni che regala sempre quando canta'. E lui, guardandomi, mi ha sorriso. Con un sorriso che mi ha acceso il cuore. Quello delle foto in bianco e nero, delle sue copertine. La cosa che mi fa piacere dire, nel dolore - conclude - è che ho sfiorato un uomo gentile. Di una gentilezza unica al mondo".

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