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A Sanremo la gara entra nel vivo

13 febbraio 2015 | 20.52
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Dopo la serata delle cover ed il nuovo boom di ascolti, la quarta serata del festival vede la finale della Nuove Proposte e l'uscita di scena dei quattro Campioni meno votati. Risate e applausi per Virginia Raffaele, che sale sul palco con la sua imitazione di Ornella Vanoni e poi con uno sketch nei panni di una operatrice di call center in cui coinvolge il conduttore del Festival. Sul palco anche il ct della nazionale di calcio Antonio Conte che si presta al gioco-tormentone del festival 'tutti cantano Sanremo'. All'Ariston arrivano pure Gabriele Cirilli, Giovanni Allevi e The Avener

Nella quarta serata del festival di Sanremo la gara entra nel vivo: il festival incorona vincitore delle Nuove Proposte il cantautore siciliano Giovanni Caccamo ed elimina quattro cantanti della categoria Campioni: Biggio e Mandelli, Lara Fabian, Raf e Anna Tatangelo.

Caccamo si aggiudica anche il Premio della Critica 'Mia Martini' sezione Giovani e quello della Sala Stampa Radio-Tv-Web 'Lucio Dalla'.

Sul fronte dei Big, nella quarta sera le votazioni ripartono da zero e vedono l'entrata in campo della giuria di esperti composta da Claudio Cecchetto, Camila Raznovich, Carlo Massarini, Andrea Mirò, Paolo Beldì, Giovanni Veronesi, Marino Bartoletti e Massimo Bernardini. Per questo i quattro artisti che escono di scena non fanno tutti parte degli otto risultati a rischio eliminazione nelle prime due serate del festival e cioé: Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Gianluca Grignani, Lara Fabian e Alex Britti, nella prima serata, e Bianca Atzei, Biggio e Mandelli, Moreno e Anna Tatangelo, nella seconda.

Applausi e risate per l'Ornella Vanoni portata sul palco da Virginia Raffaele. La comica propone un medley di alcuni successi della cantante poi chiede al direttore d'orchestra di suonare "una roba giovanile" e intona 'Io penso penso positivo' di Jovanotti. Smesso di cantare se la prende un po' con tutti: con le tre coriste "grazia, graziella e grazie al coro" e con il Sanremo-Cocoon ("Quando è entrato Pino Donaggio il televisore è diventato in bianco e nero").

Ma il festival per Raffaele-Vanoni è" come fare l'amore: in tre minuti ti giochi la carriera". Carlo le chiede quale la volta (al festival) che le è piaciuta di più ma la risposta è tutta in chiave sessuale: "La volta che mi è piaciuta di più eravamo io e Gino Paoli. Quando gli parte l'ormone a Gino non lo ferma neanche un posto di blocco. Poi siamo atterrati sull'ombrellone di Tony Renis, abbiamo fatto un terzetto ed è uscito 'grande, grande, grande'". Il finale è per la Raffaele-Vanoni che sale sul podio per dirigere l'orchestra sul tema di 'Ritorno al futuro': "Vai ragazzi , vi porto nel futuro". Nel secondo intervento la comica propone uno sketch nei panni di una lavoratrice di un call center in cui coinvolge anche il 'cliente' Carlo Conti che tenta di televotare per il Festival senza riuscire.

Tra gli ospiti della serata anche il ct della nazionale di calcio Antonio Conte che arriva a Sanremo per prestarsi al gioco-tormentone del festival 'tutti cantano Sanremo' stilando la sua playlist dei festival del passato che comprende "Se stiamo insieme", brano del 1991 di Riccardo Cocciante, perché "la abbino al momento in cui per la prima volta ho lasciato la famiglia", spiega, e "Uomini soli" dei Pooh ("Sono cresciuto con i Pooh -dice Conte- e la dedico a tutti gli allenatori, perché siamo 'uomini soli', i primi cui attribuiscono le responsabilità se qualcosa va male"). Poi il ct accenna "Si può dare di più" di Morandi, Tozzi e Ruggeri, del 1987, coinvolgendo la platea che batte le mani e canta insieme a lui.

Nessun accenno ai guai con la giustizia sportiva nell'intervista con Conti al quale il ct ribadisce che non ha nessuna intenzione di lasciare la Nazionale. "Non mi è mai balenata l'idea e non mi balenerà mai", dice. Conte consegna a Conti la maglia numero 65 della Nazionale, "perché per un superfestival ci vuole una supermaglia". Prima di andare via dall'Ariston, l'allenatore viene invitato da Carlo Conti, tifoso della Fiorentina, a dire "forza viola": il ct però non cade nella trappola, e conclude con un ecumenico: "Io dico Forza Nazionale, perché racchiude tutte le squadre".

Sul palco più tardi sale anche Sammy Basso, il ragazzo affetto da progeria diventato simbolo della non rassegnazione alla malattia, che sceglie come suo brano preferito 'Con te partirò' di Andrea Bocelli. Ospiti musicali il pianista e compositore Giovanni Allevi e The Avener. All'Ariston Carlo Conti ritrova anche il suo compagno di tante avventure televisive Gabriele Cirilli, il quale porta sul palco uno sketch sulla paura di volare.

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