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Pasqua: shabby o country chic, a tavola con l'arte della 'mise en place'

29 marzo 2015 | 14.30
LETTURA: 7 minuti

La foodwriter esperta del savoir-faire Csaba dalla Zorza svela qualche segreto per apparecchiare in modo elegante e pratico. Dal bianco minimalista al servizio di porcellana della nonna con richiami campestri, la scelta è ampia

Uova di Pasqua decorate a mano
Uova di Pasqua decorate a mano

Stanchi dei soliti coniglietti, uova e pulcini colorati come decorazione per Pasqua? Quest'anno potete farne a meno, senza sacrificare lo spirito della festività con una tavola shabby o country chic, elegante e pratica allo stesso tempo.

Se siete minimalisti l'ideale è il bianco, declinato nelle sue diverse sfumature - dal burro al crema passando per il ghiaccio e avorio -, per creare giochi di contrasti. Non riuscite a separarvi da quel servizio in porcellana con cacciatori e richiami campestri della nonna? Niente paura, seguendo qualche buon consiglio si può 'riciclare' ottenendo un risultato tutt'altro che datato e kitsch.

Che celebriate la Pasqua con un tradizionale pranzo in famiglia o all'aria aperta, non dimenticate mai che la mise en place non è un'arte scontata e che con qualche accorgimento riuscirete a fare un figurone con tutti. Sì, anche con la suocera.

'Se si abusa di elementi decorativi la tavola stessa rischia di diventare troppo satura'

"La Pasqua è una festa non canonica, si tende a esagerare, a decorare troppo, a scegliere un tema che poi si replica all'infinito. Io suggerisco di sceglierne sempre uno e capire come fargli prendere vita sulla tavola", dice all'Adnkronos Csaba dalla Zorza, food writer esperta nell'arte del ricevere e del savoir-faire contemporaneo, snocciolando qualche segreto per decorare una tavola in modo chic e con il minimo sforzo.

Il rischio di creare un'accozzaglia di stili è sempre dietro l'angolo: "Se si abusa di elementi decorativi la tavola stessa rischia di diventare troppo satura - afferma l'esperta - se invece si elabora un solo elemento, l'effetto è più gradevole sia esteticamente che in termini di praticità. Io paragono sempre l'allestimento a un paio di scarpe: se sono belle ma non comode si rischia di sembrare goffe. Lo stesso vale per una tavola troppo carica di decorazioni".

I tradizionali simboli pasquali, come le galline, le uova, i conigli e le colombe possono essere richiamati in tavola senza diventare stucchevoli. Il trucco è semplice: basta che siano presenti nel décor della tovaglia, dei bicchieri o dei servizi di piatti di porcellana. "Per una tavola di Pasqua con richiami al country chic - sottolinea la foodwriter - per quest'anno suggerisco dei colori neutri ma non vezzosi, come una tovaglia in lino bianco con il tema delle galline e i piatti molto decorati con uova e simboli pasquali. Per andare sul sicuro, è meglio scegliere una tovaglia di lino a tinta unita, color sabbia, avorio o écru ma neutra, per evitare doppi accostamenti."

'Per il centrotavola idea alternativa sono edera ed erba gatta'

Il centrotavola resta un evergreen che può essere proposto in varie forme, dai più tradizionali con trecce e ciambelle di pane, a quelli 'green' con vasetti di piante aromatiche, fino ad ampolle e recipienti di vetro soffiato o porcellana decorati con fiori e ramoscelli di ciliegio. i più tradizionalisti possono sempre utilizzare le uova, simbolo della Pasqua per antonomasia: "Non amo usare quelle fresche come da tradizione per decorare la tavola – dice dalla Zorza – ma se si hanno bambini un'idea carina è colorarle e dipingerle a mano. Altrimenti meglio prediligere uova a guscio scuro, non bianche, perché sono inflazionate".

Un'idea alternativa al centrotavola sono le piante ornamentali: "Si può creare una decorazione semplice con dell'edera - suggerisce l'esperta - applicandoci dei fiorellini bianchi, come quelli che si trovano nei campi". Anche mazzetti di erba fresca possono rivelarsi un dettaglio vincente per dare un twist alla tavola convenzionale: "L'erba gatta è un'idea molto carina, è una pianta rigida che cresce in verticale, sulla quale si possono infilare simboli in porcellana o dei fiorellini e con 2-3 euro si crea un centrotavola originale - spiega ancora l'esperta - il consiglio che do sempre è di comprarla qualche giorno prima e metterla in un contenitore di ceramica da forno. Una volta bagnata, diventa perfetta per la decorazione e il centrotavola rimane così fresco e alla portata di tutti".

Se invece siete irriducibili amanti dei fiori, meglio sceglierli bianchi o rosa pallido: sì a peonie, ortensie, ma anche garofani e margherite sono perfetti. "Il fiore deve essere bianco, perché è un colore che rimanda al candore - fa notare - al massimo si può optare per il giallo pallido anche perché se non si è esperti diventa difficile mixare tutti i colori in modo equilibrato". Attenzione ad abbinare colori e centrotavola: "Se la tovaglia è a tinta unita – afferma dalla Zorza – si può optare anche per il lilla, il prugna e il viola che sono di tendenza, ma solo se la tovaglia non ha decorazioni. Anche menta e origano fresco sono ottime piante decorative, ma per non sbagliare è meglio il fiore bianco".

Via libera a flutes di cristallo, ceramiche decorate, e posate in ottone

Un dettaglio d'effetto per unire il classico al creativo, può essere il tovagliolo, che va messo sul centro del piatto, magari legato da un nastro colorato o accompagnato da un ramoscello, purché la decorazione resti semplice: "Pasqua in fondo simboleggia la rinascita - continua dalla Zorza - la tavola dovrebbe essere candida, non barocca come a Natale."

E per i segnaposti? "Al massimo si possono scegliere dei coniglietti di cioccolato che l'ospite poi porta via - suggerisce l'esperta - sono tradizionalista, non uso tanti oggetti. Magari si può decorare un cartoncino con il nome della persona, creando dei segnaposti scritti a mano e legati con del nastro in cotone o con lo spago".

Pasqua è anche un'occasione ghiotta per sfoggiare servizi di piatti e accessori che diano alla tavola un'allure vintage. Via libera a flutes di cristallo, ceramiche decorate, e posate in ottone: "Nei mercatini si trovano dei servizi e degli accessori fantastici come oliere e saliere degli anni '50 e '60 - suggerisce la foodwriter - molte persone ereditano dalle nonne delle collezioni di cui decidono di disfarsi perché troppo datate, ma sono perfette per la festività".

'Oliera, zuppiera e cestini per il pane vanno messi assolutamente in tavola'

L'allestimento della tavola deve tener conto anche del menù: "Niente centrotavola se poi si deve mettere una zuppiera o l'arrosto - suggerisce la foodwriter - in alternativa, se non si vuole sacrificare il decoro, meglio utilizzare un carrello per mettere le portate o ancora optare per il servizio alla russa, servendo i piatti direttamente dalla cucina".

"Oliera, zuppiera e cestini per il pane vanno messi assolutamente in tavola, ma tutto dipende dalle dimensioni - ricorda dalla Zorza - se è grande è bene mettere cestini doppi, così come le caraffe dell'acqua, se si è più di 6 è meglio utilizzarne due". Insomma, "il segreto per allestire una bella tavola, che sia esteticamente gradevole e al tempo stesso pratica, sta nel trovare il giusto compromesso tra la praticità e l'estetica".

Dall'esperta nell'arte del ricevere e del savoir-faire arriva anche un consiglio per un'alternativa sfiziosa al solito menù dai sapori tradizionali: "Al posto della classica colomba quest'anno ho utilizzato lo stampo per realizzare una torta fatta con i cinnamon rolls, i rotolini di cannella - afferma - Mi piace il fatto che il dolce si spezzi con le mani, rappresentando così un simbolo di condivisione, è un dolce un po' alternativo". "Sarebbe bello sostituire anche il classico agnello con delle uova - conclude dalla Zorza - sono apprezzate soprattutto dai vegetariani. Come primo, consiglio invece le tagliatelle con salsa di avocado e uova di quaglia".

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