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Sgarbi bloccato (e riattivato) da FB: "Censurare Courbet è crimine contro la civiltà"

08 giugno 2015 | 13.52
LETTURA: 2 minuti

Richiesto un risarcimento di 50mila euro "a seguito dell'illegittimo blocco del profilo"

Sgarbi bloccato (e riattivato) da FB:

"Censurare una fotografia non in una camera da letto in atti intimi, ma davanti al capolavoro di Courbet al Museo d'Orsay, è un crimine contro la civiltà. E' una gravissima censura all'arte che Facebook dovrà pagare". E' il commento che Vittorio Sgarbi ha postato sulla propria pagina ufficiale dopo che, lo scorso sabato, il social network ha prima censurato per 24 ore - e poi riattivato - il suo profilo per una foto che lo ritraeva davanti a 'L'origine du monde' di Gustave Courbet, "uno dei capolavori dell'arte di tutti i tempi", ha scritto Sgarbi.

"Come sempre - si legge - la censura di Facebook introduce elementi di astratto moralismo (tra cristiano e islamico), sottoponendo la libertà dell'arte a una insopportabile censura. E' l'equivoco tra contenuto e forma. I Bronzi di Riace sono nudi come Rocco Siffredi, ma appartengono all'arte, non alla pornografia!".

Inoltre il legale di Vittorio Sgarbi, l'avvocato Giampaolo Cicconi, ha avviato un'azione legale per il danno subìto, inviando una lettera alla sede italiana del social network per richiedere "il risarcimento di tutti i danni subiti, a seguito dell'illegittimo blocco del proprio profilo Facebook" per 24 ore, dopo aver "raggiunto quasi un milione di visualizzazioni", "impedendo così l'aggiornamento dei dati e dei contenuti".

Una richiesta quantificata - da risarcire "entro e non oltre sette giorni dal ricevimento della presente" - in 50mila euro, ha scritto l'avvocato, "precisando che, nulla ricevendo entro il termine sopra indicato, si provvederà ai sensi di legge, con ovvio aggravio di spese a vostro esclusivo carico".

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