"Noi attori, nel nostro piccolo, vogliamo affermare un trasversalità, questa idea di poter fare più cose, sfatando il mito che se sei attore non puoi cantare o comunque non sei credibile". Rocco Papaleo tiene a precisare che gli attori italiani sono perfettamente in grado di essere poliedrici, e che Sanremo è un'opportunità per dimostrarlo. "'Picchio' (Pierfrancesco Favino, ndr) è stato l'esempio l'anno scorso, capace di intrattenere, emozionare, fare tante cose su più registri".
L'attore lucano, come è noto, è anche un musicista. "Ho provato varie volte a venire al festival -scherza- ma non mi hanno mai accettato. Anche quest'anno è andata così: ho presentato una canzone e non mi hanno preso. Come premio di consolazione mi hanno proposto il dopofestival, non immaginando di catapultarmi invece in una dimensione espressiva bellissima".