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Iran: sepoltura studioso Usa scatena i falchi, no a tomba 'spia' a Isfahan (3)

14 aprile 2014 | 14.51
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(Aki) - Davanti alle telecamere delle tv, i leader della protesta avevano mostrato cartelli che recitavano: "Ieri la telefonata con l'America (il colloquio tra Rohani e Obama, ndr), ora la sepoltura di spie americane, e domani?". Un segnale preciso che la vicenda era diventata politica e che gli ultraconservatori avevano intenzione di usarla per attaccare il presidente riformista, Hassan Rohani, "colpevole" ai loro occhi di voler riprendere il dialogo con gli Usa dopo oltre 30 anni di gelo nelle relazioni.

All'offensiva contro Frye hanno partecipato di recente anche alcuni media vicini agli ultraconservatori che hanno diffuso le "prove" del suo passato di presunta spia, citando alcuni carteggi riservati del ministero dell'Intelligence di Teheran in cui si afferma che durante una visita in Iran nel 1997 il professore avrebbe contattato alcuni "gruppi sovversivi" che volevano rovesciare la Repubblica islamica. Una ricostruzione subito smentita dalla moglie dell'iranista, secondo cui il marito durante la seconda guerra mondiale aveva lavorato per l'Office of Strategic Studies, un'agenzia d'intelligence Usa, ma le sue attivita' si erano limitate alla "crittografia e allo svolgimento di alcune interviste" in Afghanistan e Turchia e che comunque "non era mai stato pagato dalla Cia".

Ieri alcuni testimoni hanno riferito che la polizia ha cordonato l'area intorno al mausoleo per evitare nuove proteste davanti all'edificio da parte dei manifestanti. Ma per l'opposizione il caso non e' destinato a chiudersi nel giro di pochi giorni. Se la salma di Frye dovesse essere seppellita lungo le sponde del Zayandeh - ha tuonato il deputato di Isfahan Adnan Zatoush - lo traformeremo da "fiume di vita a fiume di morte".

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