Baghdad, 7 mar. - (Adnkronos/Aki) - Scattano i primi arresti in relazione alla vicenda dell'aereo passeggeri della Middle East Airlines (Mea), la compagnia di bandiera libanese, decollato ieri alla volta di Baghdad e costretto a tornare a Beirut perche' il figlio del ministro dei Trasporti iracheno, Hadi al-Amiri, aveva perso il volo. Come riferito dal sito web della tv 'Al-Sumaria', un responsabile dello scalo internazionale di Baghdad, Samer Kibbeh, e' stato arrestato nella notte in un blitz delle forze di sicurezza.
La compagnia aerea libanese ha reso noto che l'equipaggio e' stato informato 20 minuti dopo il decollo che non avrebbe ricevuto il permesso di atterrare all'aeroporto di Baghad poiche' Mahdi al-Amiri non era a bordo. L'aereo a quel punto e' stato costretto a tornare a Beirut. Sulla questione e' intervenuto ieri anche il governo di Baghdad. Un consigliere del primo ministro, lo sciita Nuri al-Maliki, ha chiesto le dimissioni dei responsabili che hanno impedito l'atterraggio dell'aereo, precisando che "ne dovranno rispondere" davanti alla giustizia.
Ne frattempo, dei 71 passeggeri che ieri erano a bordo dell'aereo costretto a rientrare a Beirut in 21 sono riusciti nella notte a raggiungere Baghdad, tramite un volo dell'Iraqi Airways. Gli altri 50 rientreranno in giornata a Baghdad.
