(Aki) - Nella regione semi-autonoma del Kurdistan si replichera' lo scenario delle elezioni politiche del 2010, con lo 'scontro' tra l'Unione Patriottica del Kurdistan del presidente Jalal Talabani, ancora ricoverato in Germania, e il Partito Democratico del Kurdistan del presidente della regione semi-autonoma, Masud Barzani. La terza forza in campo e' Goran, guidata da Naschirwan Mustafa.
Molti i temi potenziali di questa campagna elettorale. Oltre alla citata questione della sicurezza (solo quest'anno sono gia' morte 2.200 persone), gli iracheni lamentano continui blackout elettrici, la mancanza di acqua corrente in alcune zone, i livelli record di corruzione e disoccupazione. Ma secondo gli analisti, gli elettori iracheni non voteranno scegliendo il programma della forza politica che piu' li ha convinti ma sulla base dell'appartenenza settaria, etnica o tribale.
Le operazioni di voto, che molto probabilmente non si svolgeranno nella provincia occidentale di Anbar, dove al-Qaeda controlla alcune citta', hanno rischiato di slittare dopo le dimissioni in blocco presentate la scorsa settimana dall'Alta Commissione elettorale irachena. Dimissioni poi ritirate domenica, con il capo della Commissione, Sarbast Mustafa, che ha spiegato di aver cambiato idea "in seguito agli appelli lanciati a livello locale e internazionale".
