(Aki) - La Nona Brigata fa parte della quarta divisione delle guardie di frontiera di Bassora. Ispirati dalla chiamata alle armi contro i militanti sunniti fatta dal Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani il 13 giugno e convinti questa avrebbe permesso loro di avere la meglio sull'Isil, questi soldati hanno lasciato Bassora il 14 giugno con la missione di rafforzare Qaim. Avevano solo il cibo e l'acqua che portavano con loro e ben presto non hanno piu' avuto le risorse necessarie. Diversi ufficiali hanno quindi detto che il sistema che il ministero dell'Interno aveva ideato per rifornire le sue forze era adatto in tempo di pace, ma è fallito in guerra. "Quando le condizioni non sono buone e non c'è sicurezza, il rifornimento di acqua e cibo non avviene da contratto" con i venditori, ha detto un colonnello della polizia di frontiera a condizione di anonimato.
Inoltre, la popolazione locale si è rifiutato di aiutare i soldati, alcuni perché schierati con l'Isil, altri per il timore di ritorsioni. Il 22 giugno i soldati hanno quindi detto di aver ricevuto l'ordine di abbandonare Qaim. Partiti alle 5 del mattino, per un viaggio di undici ore, i militari sono anche caduti in un'imboscata e uno di loro è rimasto ferito. Dopo l'arrivo ad al Waleed sono stati rifocillati con acqua e cibo dalla Quarta brigata. E da allora, con il morale a terra, restano ai margini di una guerra che avrebbero voluto combattere.