(Aki) - Starebbero bene i 40 operai indiani rapiti in Iraq da miliziani dello 'Stato islamico dell'Iraq e del Levante' (Isil), che avrebbero promesso di liberarli senza conseguenze. Il giornale indiano The Hindu riporta le dichiarazioni di un uomo del Punjab che afferma di aver parlato con suo ''fratello, Nishan Singh (una delle persone in ostaggio, ndr), per un paio di minuti''.
''Mi ha detto che la batteria del suo cellulare si sta scaricando e di non poter parlare a lungo. Ha detto che lui e i colleghi indiani stanno tutti bene e non sono tenuti in ostaggio'', ha affermato Charanjit Singh. Secondo l'uomo, gli operai potranno lasciare il Paese appena tornera' la calma nella zona di Mosul.
''Gli uomini dell'Isil hanno detto agli indiani di temere che possano essere uccisi dalle forze di sicurezza irachene o iraniane in un attacco che verrebbe poi attribuito all'Isil - ha aggiunto la fonte - Hanno comunque assicurato che li lasceranno andare se ci saranno contatti con responsabili indiani, militari o rappresentanti del governo''. (segue)