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Israele, colloqui tra Yesh Atid e Yamina per governo. Ira di Netanyahu

30 maggio 2021 | 21.59
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Asse tra il partito centrista e la destra nazionalista

(Afp)
(Afp)

Il partito centrista israeliano Yesh Atid e il partito di destra nazionalista Yamina portano avanti i colloqui in vista della costituzione di un governo, che taglierebbe fuori il premier Benjamin Netanyahu. L'annuncio, riferisce 'The Times of Israele', arriva dopo le dichiarazioni del leader di Yamina, Naftali Bennett, che ha annunciato che farà un governo di unità nazionale con Lapid per "costruire il cambiamento".

"Intendo lavorare con tutte le mie forze per costruire un governo di unità nazionale insieme al mio amico Yair Lapid", il leader del partito centrista Yesh Atid, "per riportare Israele sulla strada giusta", ha aggiunto Bennett. Il leader ha ammesso che tra Yamina e Yesh Atid ci sono delle differenze ma condividiamo la stessa determinazione a lavorare insieme per il bene del Paese.

"Questo Paese funzionerà solo se ci uniamo tutti insieme. L'unità è sempre stata l'arma segreta di Israele sin dalla sua fondazione", ha detto. "Nessuno dovrà rinunciare alla propria ideologia, ma tutti dovranno rimandare la realizzazione di alcuni dei loro sogni. Ci concentreremo su ciò che può essere realizzato, invece di discutere su ciò che non può essere realizzato", ha spiegato ancora Bennett. "Non solo non è un governo di sinistra ma sarà un po' più a destra di quello attuale", ha aggiunto. "Non faremo ritiri e non consegneremo territori".

Davanti a questo quadro, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato Bennett di "imbrogliare" gli israeliani e di organizzare "la truffa del secolo". "Nessuno avrebbe votato per te se avesse saputo cosa avresti fatto", ha sottolineato Netanyahu parlando dopo le dichiarazioni di Bennett. Per il premier israeliano questo governo "sarà debole e danneggerà la capacità di deterrenza di Israele"

Netanyahu ha accusato Bennett di avere come unico scopo quello di diventare primo ministro e ha contestato l'affermazione del suo rivale secondo cui non ci sarebbero delle opzioni per costituire un governo di destra. Il premier ha ribadito la sua proposta di formare un governo con Nuova Speranza di Gideon Sa'ar e Yamina.

Sa'ar ha respinto la proposta di Netanyahu proprio oggi: "La nostra posizione e il nostro impegno non sono cambiati: porre fine al governo Netanyahu". Al termine delle dichiarazioni di Bennett e Netanyahu, due ministri del Likud hanno criticato Netanyahu per la sua disponibilità a cedere la carica di primo ministro ai leader di altri partiti piuttosto che agli stessi ministri del Likud: "La cosa sorprendente è la sua volontà di consegnare il governo a Gantz, Bennett e persino Sa'ar e persino andare all'opposizione prima di mettere in avanti un candidato diverso del Likud", hanno spiegato anonimamente alla stampa israeliana.


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