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Italia zona rossa, Sileri: "Dopo Pasqua le cose andranno meglio"

29 marzo 2021 | 11.33
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Il sottosegretario alla Salute: "Avremo un'estate con un po' di normalità, andando avanti si procederà con nuove riaperture"

(Fotogramma)
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Tutta Italia in zona rossa a Pasqua, ma "dopo le cose andranno meglio". Ne è convinto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, secondo il quale per ora "il Governo si è preso il rischio di riaprire la scuola, ma andando avanti con le vaccinazioni prenderemo altri rischi, moderati, molto bassi, che vuol dire che si procederà con altre aperture".

A maggio, ha aggiunto nel suo intervento su Rtl 102.5 a 'Non Stop News', "sarà meglio innanzitutto perché avremo un numero importante di cittadini che hanno ricevuto la prima e molti la seconda dose. In più arriva il vaccino migliore per questo virus che è la bella stagione, lo abbiamo già visto lo scorso anno. Perché non dobbiamo credere di poter vivere quello che sta vivendo oggi l'Inghilterra, e cioè riprenderci la nostra libertà? Avremo un'estate con un po' di normalità", è convinto Sileri.

Sileri è poi parlato della "riluttanza della popolazione in generale verso il vaccino", sostenendo che "è comprensibile e giusta, chi non è medico può avere dei dubbi e il nostro compito è quello di spiegare". Ma "non è comprensibile per quelli che hanno studiato anni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, e se questi sono riluttanti vuol dire che i genitori hanno buttato via i loro soldi per farli studiare. Gli operatori sanitari che rifiutano il vaccino non credono nei fondamenti della medicina".

Sileri ha ricordato che "la ricerca per il vaccino è stata fatta velocemente, ma non vuol dire che non sia una buona ricerca. I fondi sono stati tanti, i risultati sono validi. Non bisogna aver paura del vaccino - ha sottolineato il sottosegretario e medico - Non si sa quanto dura, non possiamo saperlo con certezza, un anno o 2 anni, magari dovranno essere fatti dei richiami, ma è quello che abbiamo, è un'arma di difesa" e al massimo "vorrà dire che il prossimo anno dovremo rivaccinarci. E' vero però che se raggiungiamo l'immunità di gregge il virus circola meno, e si creano meno varianti o il virus si modifica verso una variante molto più semplice. Magari non servirà più il vaccino".

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