Un ritorno alle origini, all'introspezione, con gli immancabili tocchi di punk e gothic che da sempre lo contraddistinguono. John Richmond torna a sfilare a Milano, con una collezione che è un back to the roots, fatta di denim, abiti sexy e scintillanti, e una palette che spazia dal bianco al nero, con bagliori di verde e rosa. "Sono stato influenzato dalla situazione in cui siamo trovati nell'ultimo anno e mezzo e ho cercato ispirazione dal mio passato, da dove venivo, da quello che è il mio Dna - spiega John Richmond all'Adnkronos - i musei, le gallerie e la street life non esistevano più. E' stato anche bello in un certo senso perché mi sono fermato a pensare, tutti abbiamo avuto tempo per pensare, io sono diventato abbastanza oggettivo riguardo alle cose".
"Ho guardato al mio percorso, a quello che ho fatto, da dove vengo e sono ripartito da lì - ha aggiunto lo stilista -. Ho pensato di usare il denim ma non il jeans, che ho voluto reinventare. Il riuso è una cosa molto contemporanea e importante, e se vogliamo è anche qualcosa di punk. Ho preso le giacche da uomo e le ho customizzate per la donna e viceversa". In pedana non manca un tocco di gothic, dal font delle scritte sulla passerella 'forever and ever' al lettering stampato sulle felpe. "Fa parte del mio Dna - ammette lo stilista - tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 il gothic era molto importante, penso ai Siouxsie and the Banshees e ai Bauhaus, è una collezione molto introspettiva". (di Federica Mochi)