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Kazakistan, ambasciatore a Roma: "Con governo Meloni relazioni si espandono"

21 marzo 2023 | 14.05
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"Su petrolio verso Europa possiamo diventare alternativa a Russia"

Kazakistan, ambasciatore a Roma:

"Il nostro Paese ha collaborato con successo con l'Italia sotto il governo di Mario Draghi e continua a espandere le relazioni sotto il governo di Giorgia Meloni". Lo afferma l'ambasciatore kazako in Italia, Yerbolat Sembayev, in un'intervista all'Adnkronos nella quale sottolinea come l'Italia sia il primo partner commerciale del Kazakistan in Europa e il terzo nel mondo dopo Russia e Cina, con una quota di oltre l'11,1% del fatturato totale del commercio estero del Kazakistan nel 2022 (9,5% nel 2021).

"L'anno scorso abbiamo festeggiato i 30 anni di relazioni diplomatiche. In questo periodo, le relazioni tra i nostri Paesi hanno raggiunto un livello molto alto, sia dal punto di vista politico che economico. I nostri Paesi collaborano con successo anche nell'ambito di strutture multilaterali", prosegue Sembayev, rimarcando i settori di cooperazione tra Italia e Kazakistan, a partire dall'energia.

"Oltre il 90% del fatturato commerciale tra i nostri Paesi è rappresentato dall'esportazione di petrolio kazako, e il nostro obiettivo principale per i prossimi anni è quello di diversificare l'export del Kazakistan verso l'Italia e promuovere lo sviluppo commerciale delle aziende italiane nei settori dell'agricoltura, dell'ingegneria, del turismo, dell'industria leggera e manifatturiera", spiega il diplomatico, evidenziando che "oltre 250 aziende a partecipazione italiana operano con successo in Kazakistan e dal giugno 2022 la compagnia italiana Neos ha aperto collegamenti aerei permanenti tra Milano e Almaty".

L'ambasciatore commenta poi l'invio nei mesi scorsi in Germania del primo carico di 20mila tonnellate di petrolio kazako, con un secondo carico "previsto nel prossimo futuro". Per quanto riguarda le alternative al petrolio russo verso l'Europa, "in futuro, a determinate condizioni tecniche, il Kazakistan potrebbe utilizzare il suo potenziale di idrocarburi per stabilizzare la situazione sui mercati mondiali ed europei. Il nostro Paese potrebbe diventare un 'mercato cuscinetto' tra Est e Ovest, Sud e Nord", dichiara.

Sembayev parla poi della guerra in Ucraina, nel giorno in cui al Cremlino si tengono colloqui ufficiali tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il leader cinese, Xi Jinping. "Il Kazakistan è uno Stato amante della pace, che ha volontariamente rinunciato a suo tempo al proprio arsenale nucleare e che persegue con decisione la risoluzione pacifica delle questioni controverse nelle relazioni internazionali - precisa - Il nostro Paese è favorevole a una risoluzione quanto più rapida possibile del conflitto russo-ucraino attraverso i negoziati e la diplomazia".

"La Russia e l'Ucraina sono paesi storicamente amici del Kazakistan. Il nostro presidente Kassym-Jomart Tokayev è in costante contatto con i capi di entrambi gli Stati, esortandoli a sedersi al tavolo dei negoziati e a trovare un modo pacifico e diplomatico per risolvere la controversia", aggiunge.

L'intervista è anche l'occasione per fare il punto sul processo di democratizzazione del Kazakistan, dove il 19 marzo si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Majilis, la Camera bassa del Parlamento, e dei Maslikhat, terzo appuntamento elettorale dopo il referendum costituzionale di giugno e le presidenziali di novembre.

Le elezioni di domenica scorsa sono state vinte dal partito Amanat (53,90% dei voti), mentre sono riusciti a superare la soglia del 5% per entrare in Parlamento il Partito patriottico democratico popolare Auyl (10,9%), Respublica (8,6%), Ak Zhol (8,4%), il Partito popolare del Kazakistan (6,8%) e il Partito nazionale socialdemocratico (5,2%).

"Oggi il Kazakistan sta attraversando una fase di riforme politiche ed economiche senza precedenti. Il programma di riforme politiche proposto da Tokayev apre una nuova fase di sviluppo e pone le basi per la creazione di un 'Kazakistan nuovo e giusto'. Queste riforme mirano alla modernizzazione e alla coerente democratizzazione del nostro Paese", dice l'ambasciatore.

"Il popolo kazako percepisce positivamente le trasformazioni in atto nel Paese", prosegue Sembayev, ricordando come lo scorso 5 giugno, in occasione del referendum nazionale, siano passati a larga maggioranza (oltre il 77% di sì) i progetti di modifica della Costituzione. "Ciò indica che la stragrande maggioranza della popolazione kazaka sostiene l'attuale corso delle riforme".

Dal discorso alla nazione in cui Tokayev propose "un programma di riforme politiche radicali", pronunciato nel marzo 2022 sulla scia dei tumulti popolari sedati anche con l'intervento dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva a guida russa, "sono state create le condizioni per una reale competizione tra i partiti - conclude l'ambasciatore - Tutte queste trasformazioni testimoniano che il Kazakistan è entrato in una nuova era del suo sviluppo. Oggi non sono molti i Paesi al mondo che stanno intraprendendo una trasformazione così massiccia".

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