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Startup: Kruger, per Startupbootcamp Foodtech risultati straordinari

07 marzo 2017 | 14.40
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Startup: Kruger, per Startupbootcamp Foodtech risultati straordinari

"Per Startupbootcamp Foodtech, primo acceleratore internazionale aperto in Italia, il 2016 si è concluso con risultati straordinari. Siamo partiti a maggio 2016 con la prima call, la nostra chiamata alle armi per tutti gli startupper del mondo che volessero partecipare al nostro progetto. Abbiamo ricevuto oltre 600 application da 60 paesi, solo il 30% dall’Italia e il resto da 5 continenti. Quindi, un grosso successo in termini di interesse da parte di startup che volevano essere selezionate dal nostro programma e venire qui in Italia per approfittare delle opportunità di crescita che il nostro sistema può dare in questo settore". Ad affermarlo a Labitalia è Peter Kruger, fondatore e Ceo di Startupbootcamp Foodtech.

"Il 10 marzo, giorno del 'Demo Day', è il momento conclusivo del processo di accelerazione - spiega - che è da un lato un investimento vero in cash che noi diamo alle startup in cambio del loro 6%, ma dall’altro lato è un percorso di avvicinamento a quelli che possono essere i loro clienti, investitori e partner. Il 'Demo Day' sarà un grosso evento con centinaia di partner industriali e investitori, molti dall’estero, che verranno a vedere come sono cresciute le 10 startup selezionate e che tipo di opportunità possono offrire".

"Abbiamo cercato di lanciare un acceleratore - ricorda - che valorizzasse quello che è un settore forte e strategico del nostro paese, il food. Quindi, abbiamo fatto un acceleratore specializzato in startup che si occupano di foodtech, cioè di tecnologie che intervengono oggi attraverso tutto lo spettro del mondo del food, dal campo fino letteralmente all’intestino".

"Lo abbiamo fatto - prosegue Peter Kruger - perché l’Italia è leader non solo nella food experience, come ci viene ormai riconosciuto globalmente, ma anche perché è forte dal punto di vista produttivo: siamo uno dei più grossi produttori e anche esportatori in Europa e nel mondo, siamo anche il paese che riesce a creare più valore aggiunto sul prodotto agroalimentare. La cosa straordinaria è anche che il food è uno dei pochi settori che in Italia in questi ultimi anni non è andato declinando, ma addirittura è andato accrescendo la propria leadership nel mondo".

"Quindi abbiamo cercato di fare leva su questa forza - ribadisce - anche con un settore imprenditoriale molto forte, con dei player molto attivi come alcuni dei nostri partner, penso a Monini e Barilla, che fanno da sempre innovazione e che hanno deciso di sostenerci con quella che noi chiamiamo open innovation, cioè una innovazione che passa anche attraverso l’interazione con giovani startup di imprenditori ambiziosi, con idee innovative che non necessariamente passano dai laboratori di una grande azienda".

E già si pensa alla nuova edizione. "Partiremo fra marzo e aprile con il prossimo ciclo di accelerazione, e la nostra ambizione ovviamente è quella di crescere rispetto all’anno precedente, quando ci siamo affermati come il secondo programma di accelerazione nella storia di Startupbootcamp per numero di applications ricevute. Il prossimo anno vogliamo aumentare la rilevanza della nostra operazione a livello globale, ricevere applicazioni sempre di maggiore qualità e possibilmente arricchire l’offerta di servizi e di cash che diamo a queste startup. Per cui, se ci sono aziende e investitori interessati a partecipare al nostro progetto, li invito a contattarci", conclude.

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