Entro giugno 2016 connessi 148 Comuni, oltre mille fra sedi pa centrali e locali, scuole, ospedali e Asl, 47 aree produttive e 1,2 milioni di famiglie. Assessore allo Sviluppo economico: "Siamo fra le regioni più infrastrutturate ma non vogliamo cattedrali digitali nel deserto, puntiamo ad una visione ad ampio spettro di sviluppo" (VIDEO)
E' la regione tra le più digitalizzate d'Italia, eppure la Puglia con il piano banda ultralarga vuole andare oltre i numeri di connessioni. Per puntare dritta a realizzare un network che crei valore aggiunto per i diversi utilizzatori della nuova infrastruttura Nga. Entro giugno 2016, con il piano gestito da Infratel, la Puglia vedrà infatti connessi 148 Comuni sui 258, senza contare i capoluoghi di provincia, "ma non ci accontentiamo. Anche se siamo fra le regioni più infrastrutturate e in Puglia esiste già un ottimo livello di digitalizzazione, a noi non basta" sottolinea all'Adnkronos l'Assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone. "Non vogliamo cattedrali digitali nel deserto, ma infrastrutture utili a cittadini e imprese" aggiunge. "Per questo, spingiamo sull'infrastruttura e lavoriamo anche -spiega- ad una visione ad ampio spettro si sviluppo, perchè la banda ultralarga è come un'autostrada: se non ci passano auto e tir è un deserto". E la visione di Loredana Capone è chiara: creare network che produca valore aggiunto ai 61,72 milioni di euro di risorse messe a disposizione dalla Regione per l'ultrabroadband.
Nei prossimi 14 mesi la Puglia raggiungerà con internet superveloce oltre mille fra sedi p.a. centrali e locali, scuole, ospedali e Asl, 47 aree produttive collegate direttamente, 1,2 milioni di famiglie e circa 2,6 milioni di cittadini su un totale di 4 milioni. "Noi vogliamo che l'infrastruttura digitale faccia crescere la pubblica amministrazione, sia utile alle persone e sia produttiva per le aziende che devono poter accedere, ad esempio, a modalità moderne di commercio come l'e-commerce" evidenzia. "Ecco perchè -spiega ancora Capone- stiamo costruendo un network competitivo che utilizzi strumenti agevoli come la banda ultralarga per fare passare valore". E la titolare dello Sviluppo economico pugliese mette giù un esempio concreto: "Se le imprese ricettive della Puglia costruiscono banche dati dialogando con il mondo attraverso la rete, ma sono collegate, a loro volta, a banche dati di musei o biblioteche, si crea un network si strutture ricettive ed il turismo pugliese si mostra al mondo molto più completo". Ma non solo.
"Il nostro obiettivo -prosegue Capone- è anche creare un ecosistema innovazione perchè le nostre eccellenze, e penso ai distretti di meccanica, meccatronica, aerospazio, informatica o agroindustria, non rimangano isolate, altrimenti si rischia un gap di competitività". Per questo, evidenzia, "i nostri fondi sono utilizzati anche per potenziare servizi e infrastrutture di servizio come nel caso della banda ultralarga". Stessa visione per le scuole. "In Puglia crescono rapidamente le scuole 2.0 creando valore. L'istituto Maiorana di Brindisi, ad esempio, -riferisce Capone- è una scuola che ha tutte le classi dotate di lavagne digitali e gli alunni di tablet". "Ebbene -rimarca- sono cresciute le competenze digitali degli studenti, tanto che uno di loro ha conquistato la medaglia d'argento alle olimpiadi di informatica a Taipei". Insomma, conclude Capone, "vogliamo costruire un'autostrada digitale piena di utenti che viaggiano producendo valore e noi, come assessorato, siamo l'hub di collegamento per dare concretezza ai progetti di sviluppo".