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La vedova di Raciti: "Magliette pro Speziale? Non si giochi"

06 maggio 2014 | 15.02
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La vedova di Raciti:

''E' una vergogna, sentire anche questo''. Così Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti e ospite al programma "24 Mattino" di Radio 24, ha commentato la notizia delle 30mila magliette con la scritta 'Speziale libero' che i tifosi partenopei starebbero preparando per la partita di stasera Napoli-Cagliari.

"A questa notizia dovrebbe una risposta il presidente del Consiglio. Deve dare una risposta - ha continuato la vedova Raciti che, alla domanda del conduttore Alessandro Milan su una possibile soluzione al problema, ha affermato - chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno. Ognuno sta a casa sua e si evitano problemi, vabbè c'è una perdita economica ma non è colpa mia. Un lavoro non può creare così tanti problemi, il lavoro deve rendere a una persona dignità perché porta onestamente a casa i soldi, ma alcuni lavori tolgono serenità a chi dovrebbe svolgere un servizio che dovrebbe garantire sicurezza ai cittadini. Questa delle magliette invece è la risposta che incassa lo Stato''.

Marisa Grasso ha precisato: ''Se lo Stato fosse forte, queste cose non sarebbero accadute. Io purtroppo mi aspetto che oltre a mio marito, che avrei voluto fosse l'unico sacrificio, ci siano altri Filippo Raciti. Lo Stato è debole, aspettiamoci di tutto. E' davvero una vergogna sentire anche questa cosa delle magliette. Questo Speziale, che non io non nomino mai, è un assassino e uno spacciatore di droga. E' un mercante di morte. Questo si pubblicizza''.

Marisa Grasso è tornata sugli scontri di sabato all'Olimpico: ''Questo Genny 'a Carogna non ha nessun diritto di parola sulla vicenda di mio marito, può parlare solo dei suoi fatti personali. Io ho chiesto giustizia in un'aula di tribunale presenziando ogni giorno per 6 anni. E ho saputo la verità, non c'è nessun dubbio sulla vicenda giudiziaria. Due persone sono state condannate per omicidio fino alla Cassazione. In più, mentre era in attesa di giudizio, Speziale aveva la piena libertà di poter parlare e lo hanno arrestato i colleghi di marito per spaccio di droga. Non parliamo di sante persone ma di persone mai pentite. Questa cosiddetta ''Carogna'' che non è mai venuto in tribunale non può indossare una maglietta con quella scritta''.

Infine la vedova Raciti ha fatto un appello alle istituzioni: ''Le telefonate di solidarietà mi stanno bene, ma io attendo risposte. Va bene che si faccia una nuova legge, forse dovremmo parlare della violenza degli stadi come di una nuova forma di terrorismo, il terrorismo da stadio. Comunque è un problema da sconfiggere, le risposte le vogliamo tutti, non solo io''.

LA QUESTURA PRECISA - In occasione dell'incontro di calcio Napoli-Cagliari che si disputerà questa sera, presso lo stadio 'San Paolo', la Questura di Napoli esorta i supporter partenopei a ''tenere comportamenti corretti e rispettosi del 'Regolamento d'uso dell'impianto''.

In una nota, la Questura spiega che ''eventuali esposizioni all'interno dello stadio di cartelli, striscioni, stendardi, emblemi, magliette, materiale stampato dai contenuti offensivi o comunque intolleranti che incitano alla violenza darà luogo all'ordine di non avvio ovvero di sospensione dell'incontro di calcio, oltre a determinare l'adozione di provvedimenti Daspo nei confronti di singoli responsabili, che saranno individuati anche grazie al sistema di videosorveglianza attivo all'interno dell'impianto sportivo''.

Le magliette potrebbero essere mostrate in occasione della partita di questa sera a San Paolo, quando l'undici di Benitez affronterà il Cagliari. In queste ore sarebbero in corso verifiche della Polizia per accertare la veridicità delle notizie -diffuse soprattutto negli ambienti della Curva del San Paolo, e non ancora confermate- secondo cui le magliette nere si starebbero stampando in queste ore per gli ultra' napoletani.

ABETE E MALAGO' AVVERTONO - ''Maglie pro Speziale stasera a Napoli-Cagliari? Mi sembra che ci sia una posizione chiara da parte della Questura: se ci sono situazioni di questo genere, ha detto che non si gioca. Non è una cosa che può essere consentita, non se ne parla proprio''. Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, commenta così le voci. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è d'accordo sull'eventualità di non far giocare la partita se le voci circolate nelle ultime ore si rivelassero fondate: ''Se fosse per me non giocherei'', ha detto il numero uno dello sport italiano.

LA MADRE DI CIRO ESPOSITO - "Una persona che ha ucciso deve pagare, chiunque uccida deve pagare". E' il commento di Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia, sul presunto annuncio dei tifosi del Napoli di indossare durante la partita di stasera, la maglietta con la scritta "Speziale libero".

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