"Gli ultimi dati Istat non ci sorprendono e continuiamo con le proposte di prima: introdurre la contrattazione annuale del salario, che si tenga conto non solo dell'inflazione ma anche dell'andamento dell'economia, che vengano tutelate tutte le forme di lavoro, anche contratti a termine e partite Iva". Così il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, a margine del presidio dei lavoratori della Fatigappalti in presidio davanti alla sede Rai di Viale Mazzini, ribadisce le posizioni delle tute blu Cgil in vista del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
"Nel nuovo contratto si devono portare avanti rivendicazioni sul come si sta sul posto di lavoro - sottolinea Landini - tenendo conto anche del problema degli appalti al ribasso: vogliamo che venga regolato nei contratti, che nel cambio di appalti i lavoratori mantengano i propri diritti".
Il riferimento è alla situazione di Fatigappalti, vincitrice di un appalto Rai per manutenzioni lo scorso marzo; un contratto rescisso lo scorso mese dall'azienda della TV pubblica: solo 25 lavoratori su 42 sono stati riassunti dall'azienda subentrata Mg General contractor.
"Bisogna poi rivedere l'orario di lavoro, assicurare il diritto alla formazione - continua il segretario - Nel contratto non è accettabile quello che sta avvenendo con il Jobs Act, che rende facile i licenziamenti e il demansionamento del lavoro".
Landini conclude ricordando l'assemblea nazionale del 23-24 ottobre, durante la quale i delegati definiranno una piattaforma, che verrà sottoposta a referendum. "Le regole del Testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio devono essere alla base del nuovo contratto. Ogni sindacato deve contare per il numero di iscritti che ha e per i voti che prende alle Rsu".
