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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

25 novembre 2015 | 10.20
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Per il rilancio di Roma, bisogna recuperare la dimensione della semplicità, delle cose minime da sistemare, partendo dalle maggiori emergenze: la manutenzione cittadina, dai mezzi pubblici alle facciate dei palazzi, la manutenzione stradale e i rifiuti, una spada di Damocle che pende sulla nostra testa. Il Giubileo è una manifestazione di carattere religioso. Non mi aspetto molto sul piano economico, ma deve essere una vetrina importante per la città, che deve offrire sicurezza e servizi all'altezza della situazione" Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria.

"Non possiamo restare inerti di fronte all'aggressività dei prodotti cinesi. In concreto, abbiamo chiesto alla Commissione di ridurre i tempi delle indagini per attivare gli strumenti di tutela del nostro mercato, e garantire l' imposizione tempestiva di misure provvisorie. Si tratta di un argine necessario per due ragioni. La prima di coesione sociale, visto che l'offensiva dell'acciaio cinese rischia di far perdere agli europei fino a 3 milioni e mezzo di posti di lavoro, 400mila dei quali solo in Italia. L'altra di sistema, perché dietro la Cina premono altri Stati con aspirazioni nella siderurgia e altrettanto fuori norma. Per esempio la Bielorussia". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', Antonio Tajani vicepresidente del Parlamento europeo.

"La vostra tecnologia, in molti dei settori, è molto più avanzata della nostra, quindi ogni comparto che richieda lo stato dell'arte della tecnologia e prodotti creativi è adatto per le vostre imprese. Oggi l'India non ha alcun marchio affermato su scala mondiale. Ma sono sicuro che la campagna 'Make in India' possa alla fine portare a prodotti 'Made in India' che speriamo possano essere competitivi. Ma ci vorrà tempo, forse dieci anni prima che possa accadere". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Sreekumar Nair, direttore regionale della divisione internazionale della Confederazione delle industrie indiane.

"L'Italia non è presente in nessun settore economico importante, che sia sorto negli ultimi trent'anni. Anzi, senza una struttura economica di grande livello, non abbiamo neanche bisogno di tutti i laureati che sforniamo. I nostri ragazzi che studiano bene le materie giuste, ossia materie Stem (Science technology, engineering, mathematics) e conoscono l'inglese possono approcciare il mercato mondiale. Il lavoro lo troveranno all'estero, essendo alla fine troppo qualificati per l'Italia". Così, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino' Alberto Forchielli, economista, docente universitario, imprenditore e primo blogger straniero in Cina.

"Siamo in un situazione paradossale: il Governo, da una parte, alza la soglia del contante e continua a tutelare e, persino, a incentivare il gioco d' azzardo; dall'altra, taglia i servizi di assistenza ai cittadini più deboli offerti gratuitamente dai patronati, senza mettere mano a una riforma del settore che potrebbe fare chiarezza e trasparenza su chi offre davvero un servizio di pubblica utilità e di qualità ai pensionati, ai disoccupati, agli immigrati. Questo ennesimo taglio delle risorse comporterà solo la fine dei servizi svolti dai Patronati in maniera sussidiaria e gratuita nel nostro paese, e comporterà un aggravio di oltre 650 milioni per l'intera Pubblica amministrazione - 570 milioni di euro solo per l'Inps - e metterà a rischio il lavoro di almeno 3mila persone". Lo scrive su 'Avvenire', la leader della Cisl, Annamaria Furlan.

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