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Bolzano: al via congresso internazionale delle funivie

08 giugno 2017 | 09.42
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Arno Kompatscher nel corso del suo intervento
Arno Kompatscher nel corso del suo intervento

La prima funivia al mondo abilitata al trasporto pubblico di passeggeri, quella che raggiungeva il Colle, entrò in funzione a Bolzano nel 1908. Circa 110 anni più tardi giunge nel capoluogo altoatesino, dopo aver fatto tappa in metropoli come Parigi, Roma, San Francisco o Barcellona, il congresso dell'Organizzazione internazionale trasporti a fune Oitaf in corso presso l’Eurac. Fino al 9 giugno, dunque, Bolzano sarà al centro dell’interesse dei maggiori esperti del mondo funiviario provenienti da tutto il globo. L'Oitaf riunisce in un’unica organizzazione le tre categorie che operano negli impianti a fune, ossia gli esercenti, i costruttori e le autorità di sorveglianza. Dal 1985 il suo segretariato ha sede presso l’Ufficio provinciale funivie a Bolzano, e il presidente dell’organizzazione, Martin Leiter, ha espresso il suo ringraziamento alla Provincia per il sostegno concesso.

Durante il congresso, trenta esperti approfondiranno i trend in atto e le sfide future nel settore dei trasporti a fune concentrandosi sugli ambiti urbani e alpini, e confrontandosi su temi come la capacità di trasporto, il comfort, l'architettura e la tecnica. Tra gli esperti Peter Schroksnadel (presidente dell’Osterreichischer Skiverband), Pierre Lestas (presidente della federazione francese dei gestori di funivie e aree sciistiche), Sandro Lazzari (presidente di Dolomiti Superski) e Cesar Dockweiler (ceo di Mi Teleferico di La Paz/Bolivia).

"L’Alto Adige -ha sottolineato il presidente, Arno Kompatscher- è un territorio a vocazione funiviaria con molti pionieri e un intero comparto industriale che ruota attorno agli impianti a fune e alla tecnologia alpina, con 369 impianti di risalita e 127 milioni di passeggeri all’anno e un volume di affari di 296 milioni di euro all’anno. Per tale ragione Bolzano è il luogo adatto per il congresso internazionale delle funivie e l’Alto Adige si attesta inoltre nel trend mondiale. Le funivie, infatti, vengono sempre più impiegate come mezzo di trasporto quale soluzione a situazioni complesse di transito in ambito alpino, ma anche in ambito urbano”.

"Negli ultimi 15 anni -ha affermato l'assessore alla Viabilità e mobilità, Florian Mussner- in Alto Adige è stato fatto molto nel settore della mobilità e si sono ottenuti successi dall’integrazione di sei impianti funiviari nel sistema di trasporto pubblico che hanno saputo convincere gli utenti grazie a qualità e prezzo. L’Alto Adige presenta una particolare cultura funiviaria e le funivie sono sempre di più i mezzi di trasporto del futuro anche per le località minori".

Martin Leiter, che negli ultimi sei anni ha ricoperto la carica di presidente dell’Oitaf, ha definito le funivie quali “veri e propri elementi risolutori di problematiche di trasporto” indicando quale best practice d’impiego funiviario per l’ambito urbano l’impianto realizzato a Medellin in Colombia, o quello in uso a Rio de Janeiro in Brasile".

In ambito turistico, gli impianti a fune, come ha fatto presente, sono sempre più in nei paesi asiatici. Per quanto attiene il settore degli sport invernali, secondo Leitner, sarebbe da tenere d’occhio l’incremento delle aree sciistiche nell’Europa dell’Est e in Russia nonché il trend generale che punta a più elevate capacità e a maggior confort e design.

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