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Conti Pubblici: Cottarelli, 'credo governo punti aumento deficit a settembre'

21 giugno 2019 | 14.03
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L'intervento al Festival del lavoro


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L' economista Carlo Cottarelli (Foto Festival del lavoro 2019)

"Non so in che direzione andiamo, se si vuole abbassare le tasse, non aumentare l'Iva, finanziare gli aumenti di spesa già decisi, non so come si tengono in ordine i conti. Lo si può fare aumentando il debito. Credo che l'idea del governo, anche se non si dice esplicitamente, è che a settembre si vede, se i mercati sono tranquilli, si aumenta il deficit. Ma se c'è un incidente di percorso e i mercati non sono più calmi, ci troviamo nei guai come nel 2011". E' l'allarme che l'economista Carlo Cottarelli ha lanciato a margine del Festival del lavoro dei consulenti del lavoro in corso a Milano.

Commentando l'annuncio del vicepremier Matteo Salvini del taglio di tasse per 10 miliardi, Cottarelli ha sottolineato che "bisogna trovare dieci miliardi per abbassare le tasse e 23 miliardi per finanziare gli aumenti di spesa senza aumentare l'Iva". "Si parla di oltre 33 miliardi, poi con le spese indifferibili si arriva a 35 miliardi. Se il governo vuole mantenere l'obiettivo di deficit, come ha scritto anche in questa lettera all'Ue. Ma secondo me trovare 35 miliardi in pochi mesi con la spending review mi sembra molto difficile", ha detto.

"Non so come andrà a finire con l'Europa. Per quest'anno, forse, c'è qualche margine per trovare un accordo; credo comunque che l'Europa si aspetti delle azioni che il governo per il momento non sembra intenzionato a prendere. Il prossimo anno è la cosa più difficile perché, comunque, il divario tra quello che il governo vorrebbe fare e quello che sarebbe in termini molto generali in linea con le regole europee è molto più grosso", ha aggiunto.

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