"Nessuna forzatura. La convocazione del Consiglio nazionale della Liga Veneta per giovedì prossimo da parte di Flavio Tosi non vuole certo andare contro il segretario della Lega, Salvini. Lo dice lo statuto: è il consiglio nazionale a decidere sulle liste elettorali, nel rispetto delle regole, l'autonomia non può essere messa in discussione. Noi andiamo avanti per la nostra strada portando avanti il percorso iniziato nello scorso consiglio: giovedì prossimo i segretari provinciali porteranno le liste della candidature per le elezioni regionali, che verranno discusse e quindi approvate". Così Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso e vicesegretario della Liga Veneta, all'Adnkronos spiega la convocazione del consiglio 'nathional' per giovedì prossimo 5 marzo.
E il vice di Tosi spiega: "d'altra parte, lo stesso Salvini a Vicenza nell'incontro a tre della scorsa settimana aveva detto 'non metto becco nelle decisioni del Veneto, decidono Zaia e Tosi'". Così, Muraro sottolinea che "è il consiglio nazionale a decidere la lista della Liga Veneta, e su Zaia candidato a governatore non ci sono dubbi". E Muraro si dice ottimista sull'esito finale della diatriba in corso: "Zaia e Tosi sono due cavalli di razza della Lega, sono due persone intelligenti e credo quindi che troveranno un accordo, ovviamente nel rispetto dei ruolo di ognuno, nel rispetto dello statuto e del candidato. La politica è l'arte della mediazione, e sono certo che l'accordo si troverà".
(Adnkronos) - Così il presidente della Provincia di Treviso si dice sicuro che non ci sarà neppure il ventilato commissariamento della Liga Veneta: "Non ne vedo i presupposti, e mi conforta quanto detto ieri dallo stesso Salvini, e cioè che Tosi è parte della Lega".
E Muraro spiega che: "Tosi, da parte sua, non ha fatto altro che ribadire il suo ruolo, quello di segretario nazionale della Liga Veneta, eletto democraticamente dai militanti all'ultimo congresso e il suo ruolo è stato rafforzato dai due congressi federali, quelli che hanno eletto prima Maroni e poi Salvini, e che hanno rafforzato l'autonomia delle varie 'nazioni': nello statuto è scritto che la Lega Nord è la confederazione dei movimenti, delle 'nazioni'".
