"Una vittoria di Pirro. Approvare una legge elettorale pagando questi prezzi alla qualita' della democrazia parlamentare assomiglia molto a una sconfitta. Una sconfitta politica per il governo". Lo afferma l'ex presidente del Pd Rosy Bindi, in una intervista a Repubblica.
"L'Italicum - secondo l'esponente dem - nasce con molti vizi d'origine, gli stessi con cui è stato approvato il Porcellum: anche quella legge elettorale ha avuto il via libera a maggioranza; conteneva le liste bloccate; aveva un premio di maggioranza definito incostituzionale. Tuttavia - sottolinea Bindi - il Porcellum ha garantito il bipolarismo, ancorché muscolare. L'Italicum ammazza il bipolarismo, è la legge del partito unico". Per la presidente della commissione Antimafia "è evidente che si apre una fase nuova sulla riforma della Costituzione. Del resto Renzi stesso ha detto che era possibile un cambiamento al Senato. Se si fosse modificato l'Italicum - osserva - c'era la possibilità di arrivare in porto presto e bene. Ora la riforma della Costituzione subirà una battuta d'arresto".
Quanto al referendum abrogativo sull'Italicum, Bindi chiarisce che non lo promuoverà. E nega l'intenzione di creare gruppi parlamentari autonomi: "mi auguro ci siano le condizioni per aprire un confronto sulla scuola, la riforma della P.A., la lotta alla povertà, l' occupazione, il welfare. Mi accontento di tenere viva la dialettica tra Ulivo e partito della Nazione. Il Pd o è la maturazione dell'Ulivo o è la mutazione genetica verso il partito della Nazione".
