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L’eolico non è tra le principali cause di mortalità dell’avifauna

28 maggio 2014 | 10.27
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Lo fa sapere l’Anev citando un recente articolo su Bloomberg che evidenzia quanto sia infondata l’idea che le turbine degli impianti comportino un notevole impatto sulla conservazione delle specie ornitiche

L’eolico non è tra le principali cause di mortalità dell’avifauna

Gli impianti eolici non sono tra le principali cause di mortalità dell’avifauna. Lo fa sapere l’Anev citando un recente articolo su Bloomberg che evidenzia quanto sia infondata l’idea che le turbine eoliche comportino un notevole impatto sulla conservazione delle specie ornitiche. “Risulta evidente - fa sapere l’associazione - quanto i tassi di mortalità avifaunistica dovuti agli impatti con le turbine eoliche siano insignificanti rispetto alle principali cause di mortalità che sono gli impatti con i veicoli, i gatti, le linee dell’alta tensione e soprattutto gli impatti con le finestre degli edifici”.

Un altro studio scientifico recentemente pubblicato (Bird-building collisions in the United States: Estimates of annual mortality and species vulnerabilità) stima che solo negli Stati Uniti attualmente muoiono tra i 365 milioni e i 988 milioni di uccelli ogni anno a causa di collisioni con edifici e case, al punto che molte città e Stati americani, come San Francisco e il Minnesota, hanno adottato standard di costruzione che promuovano la sicurezza degli uccelli. Che le turbine eoliche abbiano un impatto negativo sull’avifauna, provocando addirittura delle stragi, rientra tra i cosiddetti falsi miti dell’eolico, sottolinea l’associazione nazionale energia del vento. L’ente inglese per la protezione degli uccelli (Society for the Protection of Birds - Rspb) ha dichiarato: ‘’I cambiamenti climatici rappresentano la più grande minaccia a lungo termine per i volatili e per altre specie. Quella eolica è la tecnologia più avanzata tra le rinnovabili, disponibile in larga scala oggi. La Rspb supporta la crescita significativa della produzione di energia eolica onshore e offshore nel Regno Unito”.

Considerando i benefici che l’eolico comporta all’avifauna contrastando i cambiamenti climatici grazie alle mancate emissioni di gas serra, il Wwf ha pubblicato un report (A Climate Risk Report. Bird Species and Climate Change. The Global Status Report) che, sulla base di più di 200 lavori scientifici, constata gli ingenti impatti dei cambiamenti climatici sull’avifauna in ogni parte del globo, evidenziando come gli scienziati hanno trovato popolazioni in declino fino al 90% o con insuccesso riproduttivo totale e senza precedenti.A causa dei cambiamenti climatici oggi 985 specie di volatili sono in via di estinzione e la fonte eolica permette di risparmiare 5 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno.

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